L’Ente Scuola Edile, agenzia formativa accreditata dalla Regione Piemonte, opera in provincia di Cuneo su quattro aree. Oltre ai suoi uffici direzionali nel capoluogo, sono attive le sedi a Savigliano, ad Alba e a Boves. Quest’ultima è ubicata nella struttura bovesana denominata “Casermette”, di proprietà del comune di Boves, il quale l’ha data in comodato d’uso gratuito all’Ente Scuola Edile, con scadenza nel 2027. Proprio riguardo a questa convenzione, si è venuta a creare una divergenza di opinione in seno all’Ente stesso, di cui fanno parte Confartigianato Imprese Cuneo, Ance Cuneo, Fillea CGIL, Filca CISL e Feneal UIL. Nelle scorse settimane, dai vertici dell’Ente è stata inviata al sindaco di Boves una richiesta di interruzione del comodato d’uso gratuito per la dismissione della sua sede bovesana.
"Questa decisione – spiega Domenico Massimino, presidente dell’Area Edilizia di Confartigianato Imprese Cuneo e componente del Consiglio di Amministrazione dell’Ente Scuola Edile – è stata presa senza aver richiesto formalmente il nostro parere. Ci dissociamo quindi da una scelta che, a nostro avviso, non è suffragata da una motivazione concreta. Questa realtà formativa si rivolge per lo più a ragazzi molto giovani, spesso ancora privi di patente di guida, ai quali le lunghe distanze da percorrere quotidianamente possono rendere più gravosa la frequenza. La scelta delle sedi decentrate è stata fatta proprio per favorire l’accesso ai corsi da parte degli studenti. Non comprendiamo questa presa di posizione, e soprattutto siamo critici sulla sua non condivisione preliminare in sede consiliare".