CUNEO - L'istituto agrario di Cuneo dice no ai profilattici a scuola

Il rappresentante degli studenti Filippo Blengino, autore della proposta, non molla: 'Continueremo a portare avanti questa battaglia'

r.c. 27/04/2018 15:16

Il Consiglio dell’Istituto “Virginio – Donadio” di Cuneo ha respinto ieri (giovedì 26 aprile) la proposta di installazione di un distributore di profilattici con prezzi calmierati all’interno dei bagni della scuola. La proposta, condivisa dall’unanimità del Comitato studentesco dell’Istituto e da molti studenti, è stata bocciata dopo un dibattito animato ma costruttivo: la preside ha spiegato che nelle vie limitrofe alla scuola sono già presenti distributori di preservativi. 

Sono molto soddisfatto nell’apprendere che in alcune scuole italiane, dopo il nostro esempio, sarà presentata la stessa proposta e sono certo che ci saranno degli esempi di coraggio che da noi è mancato”, spiega Filippo Blengino, rappresentante degli studenti che aveva lanciato e promosso l'iniziativa. “Abbiamo comunque vinto una battaglia importante: centinaia di studenti e famiglie hanno parlato dell’argomento educazione sessuale. Oggi ho avuto modo di ascoltare il parere, in merito alla bocciatura del Consiglio, dei rappresentanti di classe e di diversi studenti, che condividono con me l’intenzione di voler andare avanti in quella che ormai si può definire come una battaglia contro il tabù e per la difesa della salute degli studenti”. 

Una “battaglia” che quindi è appena iniziata: “Apprezzo che la preside del mio Istituto – prosegue Blengino - mi abbia ringraziato della proposta che ha definito come “un’importante iniziativa”. Mi dispiace aver visto ieri sera alcuni consiglieri avanzare battute fuori luogo ma apprezzo l’opinione unanime espressa: la scuola dovrà aumentare le iniziative a tutela della salute degli studenti. Ringrazio sinceramente la preside per il comportamento mantenuto, pur non condividendo minimamente la sua tesi: il problema che noi abbiamo posto non è l’assenza di distributori in zona, ma il prezzo eccessivo per gli adolescenti che spesso impone, insieme alla vergogna nell’avvicinarsi alle macchinette, di avere rapporti non protetti. Concludo affermando che a mio avviso la scuola italiana ha un’enorme responsabilità per quanto riguarda la salute dei giovani e spesso è stata, con il suo silenzio, complice di alcune malattie che non venivano illustrate, insieme ai metodi preventivi, agli studenti per meri motivi ideologici. Valuteremo modi democratici e non violenti per continuare a portare avanti questa battaglia”.
 

Notizie interessanti:

Vedi altro