"Solo pochi giorni fa vi ho chiesto di cambiare le vostre abitudini di vita. La gran parte di voi ha reagito in modo straordinario. Ora questo è il momento di fare un passo in più, quello più importante: tutti gli esercizi commerciali di Italia resteranno chiusi, tranne le farmacie e i servizi essenziali".
Così il premier Giuseppe Conte nel suo messaggio agli italiani diffuso nella serata di oggi, mercoledì 11 marzo. Chiudono tutti negozi, i bar e i ristoranti. Saracinesche abbassate anche per parrucchieri, centri estetici e servizi di mensa.
Resta garantito il servizio di trasporto pubblico, i servizi bancari, postali e assicurativi. Aperte anche edicole e tabaccai. Rimangono aperte le attività del settore agricolo e zootecnico. Saranno limitati gli spostamenti delle persone alle esigenze davvero indispensabili come la spesa e i farmaci. Industrie e fabbriche continueranno le proprie attività a condizione che proteggano i lavoratori con protocolli di sicurezza. Restano chiusi i reparti aziendali non indispensabili per la produzione. Le misure saranno in vigore dal 12 marzo al 25 marzo.
Domenico Arcuri è stato nominato commissario ad hoc, un ruolo che va ad affiancarsi a quello del capo della Protezione civile Angelo Borrelli. "Avrà ampi poteri di deroga e lavorerà per rafforzare la distribuzione di strumenti sanitari e potrà impiantare nuovi stabilimenti", ha precisato Conte.
In serata è arrivata anche la nota del governatore della Regione Piemonte, Alberto Cirio:“Ringraziamo il Governo per aver ascoltato la nostra profonda preoccupazione e per aver accolto la proposta di misure più rigide e severe, così come chiesto anche dalla nostra Regione. Il Piemonte farà la sua parte, insieme al resto d’Italia - ha detto il governatore, che fin da subito aveva appoggiato la linea dura sostenuta dall'omologo lombardo Attilio Fontana -. Ma di fronte a un sacrificio così grande, adesso serve da parte di tutte le istituzioni, italiane ed europee, un sostegno economico immediato e altrettanto grande”.