La discussa ordinanza “anti bivacco” firmata dal sindaco di Cuneo Federico Borgna terrà banco anche nella prossima seduta del Consiglio comunale del capoluogo, in programma martedì 22 e mercoledì 23 settembre. Il tema sarà proposto da due diverse interpellanze - dai toni diametralmente opposti - presentate dai consiglieri di Fratelli d’Italia Massimo Garnero e Alberto Coggiola e dall’esponente di Cuneo per i Beni Comuni Ugo Sturlese.
Quest’ultimo osserva che che dopo l’operazione di sgombero dei senzatetto che bivaccavano al Movicentro eseguita dalle forze dell’ordine nella serata del 7 settembre “gli stessi hanno trovato, non casualmente, ricovero in un edificio privato ed in altri due edifici allocati in corrispondenza dell’ex-Deposito Ferroviario e nei pressi della Linea Ferroviaria in esercizio attivo fra Cuneo e Borgo S.Dalmazzo, dove tuttora pernottano”. Nel testo Sturlese sottolinea che “contro la fallimentare e ipocrita soluzione delle ordinanze hanno vivacemente protestato e continueranno a protestare numerose associazioni impegnate nel volontariato attivo e alcuni movimenti politici, che, facendosi carico delle disumane condizioni alloggiative dei lavoratori immigrati e considerando le comprensibili preoccupazioni dei cittadini residenti nella zona, condividono la necessità di eliminare qualsiasi utilizzo improprio del Movicentro, ma nel contempo richiedono e propongono soluzioni immediate e contingenti quali l’allestimento di tensostrutture su aree comunali (ad esempio l’area ex-Nuvolari, l’area presso i campi di calcio nel Parco Fluviale) e soluzioni a più lungo termine”.
Il decano del Consiglio comunale cuneese interpellerà quindi il sindaco Borgna “per conoscere quali iniziative operative e politiche intenda assumere in unione con i Sindaci del Tavolo di concertazione per dare soluzione ad una situazione intollerabile e non consona ad una amministrazione, in particolare di centro-sinistra, e per esprimere il proprio netto dissenso per le carenze governative sulle politiche migratorie e per la sciagurata e voluta inadeguatezza su tali temi delle politiche regionali della maggioranza di centro-destra”. “In carenza di risposte - conclude Sturlese - provvederò a inviare apposita segnalazione agli organi inquirenti della Magistratura perché valutino gli elementi di responsabilità conseguenti al non assolvimento delle giuste prescrizioni dello Stato, volte ad evitare lo sviluppo di focolai epidemici da Coronavirus e ad assicurare dignitose soluzioni alloggiative ai lavoratori immigrati”.
Di tenore decisamente diverso, come detto, l’interpellanza firmata da Coggiola e Garnero, titolata “Daspo urbano, meglio tardi che mai”. “Mai come adesso, a causa del Covid 19, bisogna evitare ogni tipo di assembramento per la salvaguardia della salute pubblica, e purtroppo soprattutto la zona del Movicentro rischia di diventare un luogo di diffusione del contagio”. I consiglieri di Fratelli d’Italia chiederanno quindi al Sindaco e all’assessore competente di conoscere quante volte il Daspo urbano è stato applicato e contro quali soggetti.