Riceviamo e pubblichiamo:
Le notizie che si rincorrono sul filo della politica cittadina, circa la possibilità che i 10 cedri dell’Atlante di Piazza Europa possano essere abbattuti, lasciano attoniti i cittadini cuneesi.
Il senso di questo sentimento sta nelle affermazioni della politica comunale che sembrano affidare la vita di questi alberi alla discrezionalità di un progetto di risistemazione della piazza. La bellezza dei cedri di Piazza Europa è divenuta l’icona ed elemento caratterizzante di un luogo amato dai cuneesi.
Abbiamo visto crescere Piazza Europa a partire dalla fine degli anni ’60, quando era ancora presente una cascina, poi demolita per far posto a quella che allora era conosciuta come Piazza Minerva. I palazzi che circondano la piazza, sorti velocemente negli anni ’70, forse non brillano per originalità, ma l’arredo degli spazi e soprattutto i cedri hanno saputo conferire al luogo un tocco di eleganza.
Nel 1970 fu portata a termine la realizzazione del giardino alla francese, dalle forme geometriche con la fontana al centro e la messa a dimora secondo un disegno prestabilito dei bellissimi cedri dell’Atlante. La scelta della Giunta degli anni ’70, il Sindaco di allora credo fosse Tancredi Dotta Rosso, è stata lungimirante, tanto che oggi ne possiamo vedere ed apprezzare i risultati dal punto di vista funzionale ed estetico.
Gli amministratori del Comune di Cuneo del 1970 potevano immaginare che i cedri di Piazza Europa avrebbero potuto terminare la loro esistenza secondo i tempi e le leggi della natura o che avrebbero potuto subire danni da eventi esterni, ma con ogni probabilità mai avrebbero immaginato che la loro prematura fine potesse avvenire più di 50 anni dopo, per decisione dei loro successori alla guida della città.
Paolo Mattei