L’attività di rilevazione dei prezzi è stata recentemente rimodulata dalla Giunta camerale, per assicurarne la coerenza e l’uniformità rispetto ai principi delineati a livello nazionale da Unioncamere, secondo le regole stabilite di concerto con l’ISTAT. Criteri trasparenti quindi, volti a dare evidenza dei reali andamenti dei prezzi nei mercati di riferimento, articolati in rilevazioni d’ufficio o tramite apposite commissioni, ma sempre basati su documentazione oggettiva.
Mentre si rincorrono sui media positive previsioni vendemmiali, la Camera di commercio ricorda agli operatori della filiera vitivinicola l’importanza di assicurare la più ampia collaborazione a questa funzione istituzionale obbligatoria. La Giunta nel mese di giugno ha confermato le modalità di rilevazione dei prezzi delle uve da vino DOC e DOCG, effettuata d’ufficio e introdotta in via sperimentale nelle precedenti annualità, basata sulla trasmissione dei documenti di compravendita (contratti, fatture o dichiarazioni sostitutive di atto notorio), introducendo una tolleranza nel numero dei contratti necessari a garantire la rappresentatività e la significatività dei prezzi, al fine di consentirne la pubblicazione sul portale camerale e sul tradizionale listino di San Martino.
L’indagine statistica quest’anno coinvolge un numero significativo di operatori iscritti al Registro imprese, sui quali grava l’obbligo di risposta. I dati e i documenti ricevuti consentiranno alla Camera di commercio di determinare e pubblicare i prezzi delle prestigiose uve da vino DOC e DOCG della nostra provincia, che l’ISTAT potrà prendere a riferimento per le elaborazioni previste nel quadro economico nazionale, anche al fine della determinazione e della programmazione delle politiche agricole comunitarie. L’auspicio è che possa aumentare il numero delle uve a denominazione i cui prezzi sono rilevati in modo ufficiale e trasparente, per dare una fotografia attendibile al comparto, dopo le sperimentazioni delle scorse annualità.
Per le rilevazioni dei prezzi della frutta fresca e delle nocciole, la Giunta ha invece approvato la proposta formulata dalla parte agricola e istituito specifiche Commissioni, stabilendo le modalità in cui le stesse dovranno operare e prevedendo, quali sede delle stesse, gli uffici camerali prossimi ai luoghi di maggior produzione: Saluzzo per la rilevazione dei prezzi della frutta fresca e Alba per le nocciole, mentre la periodicità delle rilevazioni segue la stagionalità delle rispettive produzioni e commercializzazioni.
Anche per la frutta fresca e le nocciole è importante il coinvolgimento delle imprese, alle quali la Camera di commercio rivolge l’invito a trasmettere ai propri uffici i documenti di compravendita. L’istituzione delle Commissioni non sostituisce infatti il ruolo dell’Ente camerale, ma al contrario lo rafforza, in quanto deputato a garantirne la rappresentatività, attraverso l’individuazione del presidente e la nomina dei componenti designati in modo paritetico dai rappresentanti della filiera, a svolgerne la segreteria e, attraverso i propri uffici, a fungere da tramite con le segnalazioni provenienti dalle imprese e con le tendenze rilevate sulle altre piazze italiane, per consentire ai commissari di cogliere il reale andamento del mercato. E’ dunque evidente che la fattiva collaborazione di tutti gli operatori assume oggi particolare rilevanza per garantire che prodotti di eccellenza, rappresentativi del nostro territorio sui mercati del mondo, possano a pieno titolo comparire nelle pubblicazioni ufficiali, con dinamiche dei prezzi trasparenti.
Le imprese delle filiere vitivinicole, frutticole e corilicole sono pertanto invitate a trasmettere all’ufficio Studi e Statistica copia dei documenti contrattuali conclusi, affinché gli uffici camerali possano elaborare le medie dei prezzi, mediante posta elettronica indirizzata a: protocollo@cn.legalmail.camcom.it.
Per informazioni: statistica@cn.camcom.it , tel. 0171.318772-742.