È partita oggi a Cuneo la nuova campagna dell’Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti (UAAR) incentrata sull’aborto e in particolare sulla Ru486 e che vede come testimonial Alice Merlo, una giovane donna che nei mesi scorsi ha raccontato la propria esperienza in un post su Facebook denunciando che i "maggiori problemi legati all’ivg sono le dinamiche colpevolizzanti, la riprovazione sociale per aver fatto quella scelta, l’imposizione del senso di colpa e del dolore". A Cuneo sono più di 100 i manifesti affissi negli appositi spazi sulla questione in cui si legge “aborto farmacologico, una conquista da difendere”. Un camion vela i prossimi giorni toccherà anche altri centri urbani della Provincia, come Alba, Mondovì, Fossano e Bra.
Spiega Filippo Blengino, Referente provinciale dell’UAAR: “Con questa iniziativa vogliamo difendere l’aborto come scelta della donna di autodeterminarsi e di disporre liberamente del proprio corpo. Oggi in molte zone di Italia è difficile accedere al servizio a causa dell’elevato numero di medici obiettori. La legge 194 è, troppo spesso, disattesa, e gli esempi di politici che su questo tema portano avanti aberranti azioni a discapito delle donne, non mancano. La Ru486 è una scoperta scientifica molto importante, evita il ricovero e l’operazione ed è sicura per la salute della donna. Occorre difendere tale scoperta, così come serve tutelare la legge 194: l’alternativa con una normativa criminogena, come prima del ’78, è solo l’aborto clandestino, con molti rischi per la vita stessa delle donne”.