Riceviamo e pubblichiamo la lettera di due volontari della Caritas di Cuneo dopo la
chiusura per il weekend decisa in seguito a una rissa.
L’ultima cosa che avremo pensato di dover fare, come volontari alla mensa di Cuneo, era proprio questa: scrivere una lettera ai giornali per prendere posizione contro una decisione della Caritas locale. Purtroppo, però visto che il comunicato dell’associazione che annuncia la chiusura della mensa cittadina in seguito ad una rissa è stato inviato ai giornali, ci corre l’obbligo di esprimere la nostra contrarietà, anche per testimoniare che tra i volontari questa decisione ha creato perplessità.
Il ragionamento è semplice. È vero che è successo un fatto grave. Una rissa all’esterno della sala mensa ed è vero che non è la prima volta che succedono cose simili. È anche vero che, l’altra sera, all’interno il servizio si è svolto senza alcun problema. Ma soprattutto è vero che la mensa offre un servizio quotidiano indispensabile: dare la possibilità a molte persone di alimentarsi. Come si può decidere di non dare da mangiare perché alcune persone, con evidenti problemi, si sono comportate male? Come si può scaricare sugli utenti il compito di gestire queste situazioni? È profondamente sbagliato e ingiusto colpire tutti per le “colpe” di qualcuno. Il discorso è complesso ma crediamo non sia necessario dilungarci oltre.
L’unica spiegazione razionale è che con questa decisione si voglia mandare un messaggio chiaro alle istituzioni amministrative, politiche, dei servizi sociali ecc.. Un messaggio che dice che la situazione deve essere gestita molto meglio e affinché questo sia possibile è indispensabile che tutte queste istituzioni si muovano diversamente. Ma se così è bisogna essere chiari ed espliciti. Bisogna rivolgersi direttamente a questi soggetti e non agli utenti che in quanto singoli ognuno può e deve rispondere per se stesso.
I volontari che devono distribuire i pasti spesso si trovano a gestire situazioni complicate in quanto il menù non sempre è all’altezza delle necessità e sovente solo grazie al loro encomiabile impegno si riesce a somministrare i pasti. In conclusione, ribadiamo che con rammarico facciamo queste precisazioni e ci auguriamo che il grido di allarme che penalizza moltissimi incolpevoli arrivi alle orecchie di chi invece deve operare per migliorare la situazione e si possa arrivare presto alla soluzione dei problemi aperti.
Norma Moszkowski
Franco Giordano
Volontari Caritas Cuneo