Nei mesi scorsi è stato uno dei temi che ha caratterizzato la campagna elettorale per le amministrative di Cuneo e al primo Consiglio comunale utile non poteva mancare un’interpellanza sull’argomento che, manco a dirlo, è il quartiere della Stazione ferroviaria.
A intervenire “a gamba tesa” è stato l’ex candidato sindaco Giancarlo Boselli, che già nei mesi scorsi aveva pigiato a più riprese su questo tasto. Il “cavallo di Troia” per aprire il dibattito è stata un’interpellanza sibillina sulle motivazioni della chiusura del sottopassaggio del Movicentro.
In realtà la ratio del provvedimento è nota: il sottopasso è stato sbarrato con delle grate dal Comune nel maggio 2020, in piena ondata Covid, su suggerimento dell’allora questore Emanuele Ricifari. La motivazione ufficiale, comunicata in burocratese da palazzo Civico, fu “l’espletamento di interventi per la messa in sicurezza dell’area dal punto di vista igienico sanitario”. Tradotto: l’area fu chiusa perché era utilizzata come dormitorio da senzatetto e lavoratori della frutta e rappresentava, secondo le autorità, un problema di ordine pubblico e sanitario.
La decisione è stata poi prorogata nei mesi e negli anni successivi ed è attualmente in vigore, come confermato dal vicesindaco di Cuneo Luca Serale, che ha dichiarato di “avere ben chiaro il tema” e ha parlato del cantiere della velostazione. Poi ha spiegato le iniziative messe in atto dall’amministrazione per aiutare i clochard che gravitano nella zona: “Le attività sono fatte da operatori sociali, che compiono più passaggi settimanali durante il giorno e la sera, nella speranza di incontrare chi ha bisogno - ha detto il vice di Patrizia Manassero -. Queste persone offrono soluzioni alternative a chi ne ha necessità: il pernottamento presso il centro di accoglienza della CRI, la possibilità di mangiare alla Caritas, o l’ingresso nei progetti di accoglienza diffusa. Tra le novità l’apertura dell’Infopoint per i braccianti, che ha sede in via Leutrum”. “Le azioni fatte sull’area - ha concluso Serale - riguardano anche il progetto BOA, che è intervenuto con frequenza bisettimanale”.
Nella replica Boselli ha alzato i toni, parlando di una “risposta ridicola” e denunciando “l’incapacità assoluta di affrontare il problema”. L’ex vicensindaco di Valmaggia ha definito la situazione “di emergenza”, chiedendo di affrontarla “in modo forte e diretto”. Sulla chiusura del sottopassaggio: “Se ci fossero persone che bivaccano in piazza Galimberti chiudereste anche quella? Il provvedimento è ridicolo, vi invito ad aprirlo subito (ha detto rivolgendosi all’amministrazione comunale n.d.r.)”. Il capogruppo di Indipendenti ha poi denunciato la pericolosità dell’attraversamento per chi deve raggiungere la stazione e la farmacia comunale.
Sull’argomento è intervenuto, non senza ironia, anche l’ex candidato sindaco Beppe Lauria: “È evidente che il problema non esiste, in quel quartiere l’attuale amministrazione ha preso la maggioranza dei voti”. Da registrare anche le dichiarazioni di di Franco Civallero (già candidato alla carica di sindaco per il centrodestra), che ha descritto l’area come “terra di nessuno”, parlando di “una situazione che va risolta”: “Il malcontento c’è, è necessario intervenire con decisioni radicali”. Opinione condivisa da Noemi Mallone, di Fratelli d’Italia.
Mercoledì 27 è in programma un tavolo in Prefettura, al quale parteciperanno le forze dell’ordine, nel quale si farà il punto sulla sicurezza con la nuova amministrazione di Patrizia Manassero.