La Regione Piemonte ha accolto con grande soddisfazione il giudizio di parificazione del rendiconto generale 2019 emesso questa mattina dalla Corte dei Conti.
Al termine dell’udienza il Presidente della Regione Alberto Cirio, ringraziata la Giunta e gli uffici, ha messo in evidenza come questo giudizio, che per la prima volta non conteneva eccezioni, è il primo che interviene sull’operato della Giunta da lui guidata, riconoscendo l’impegno nella prosecuzione del risanamento del disavanzo: “In un periodo difficile dal punto di vista economico, infatti, il Piemonte non solo non ha fatto debiti, ma ha pagato una parte di quelli ereditati in passato, riducendo il disavanzo di oltre 300 milioni”, ha detto il presidente, che inoltre ha voluto sottolineare altri aspetti positivi riscontrati dalla Corte dei Conti, come la riduzione del tempo di attesa per il pagamento dei fornitori, portato in media a otto giorni contro i 28 dell’anno prima. Ma anche la riduzione del 40% delle partecipazioni in società non utili e che rappresentavano solo un costo, “linea che si continuerà a seguire anche per il futuro”.
Il Presidente ha anche evidenziato le considerazioni positive della Corte sui trasporti e sul personale e le raccomandazioni riguardanti Finpiemonte, che potranno trovare risposta attraverso il nuovo consiglio di amministrazione, a cui la Giunta ha dato questo mandato preciso, e grazie alle professionalità tecniche che lo compongono, necessarie per affrontare con successo le tematiche relative ai crediti e agli immobili.
Ha poi ricordato tra i risultati raggiunti l’apertura dell’ospedale di Verduno e ha sottolineato, a proposito delle considerazioni fatte dalla Corte dei Conti, “che si lavorerà in modo prioritario per terminare finalmente il nuovo grattacielo della Regione, di cui nei prossimi giorni verrà comunicato il cronoprogramma. Comunicato anche l’avvio con Cassa Depositi e Prestiti di un fondo immobiliare che prevederà la messa a reddito dei beni della Regione, che non saranno più venduti a differenza di quanto pianificato dalla precedente Amministrazione regionale, alla luce dell’attuale svalutazione del mercato immobiliare che renderebbe l’operazione poco vantaggiosa”.
Per quanto riguarda infine la gestione dei fondi europei, Cirio ha dichiarato che “il giudizio della Corte dei Conti testimonia come la gestione ereditata non sia stata efficiente per capacità di spesa. Una difficoltà dovuta anche alla scarsa adesione alle misure lanciate dalla precedente programmazione, risultata poco aderente alle reali esigenze del territorio. Un aspetto sui cui la Giunta interverrà fortemente a partire dalla prossima programmazione 2021-2027, quando spetterà a lei la possibilità di pianificare le nuove risorse dell’Europa per migliorarne l’impatto concreto sul territorio”.