La filiera del legno piemontese è legge. Il Consiglio regionale del Piemonte ha approvato oggi a larghissima maggioranza la proposta di legge n. 217 ideata e proposta dal capogruppo di Fratelli d’Italia Paolo Bongioanni. Un provvedimento storico, che interviene per la prima volta in modo strutturale su un comparto come quello forestale che, per superficie ed entità, è notevolmente cresciuto negli ultimi anni e che rappresenta una delle più importanti eccellenze e opportunità di sviluppo economico del territorio regionale.
"La nuova legge – spiega Bongioanni – interviene su tre assi. Il primo è quello forestale, che interviene sul segmento dell’abbattimento, raccolta e lavorazione del legname che occupa in Piemonte ben 3.600 lavoratori. Il secondo è quello artigiano, che valorizza la tradizione e le tecniche secolari dei nostri mobilieri: istituiremo il marchio d’eccellenza artigiana “Mobile Piemonte”. Il terzo asse è quello industriale, che va a sostenere il segmento dell’innovazione tecnologica e lo sviluppo della forza di esportazione dei prodotti legnosi made in Piemonte, abbracciando settori importanti come la carpenteria, il legno per case e tetti (edilizia), imballaggio, packaging, biomasse e recupero energetico. È una grande soddisfazione aver approvato questa legge perché arriva a conclusione un lungo iter che ha visto una fitta interlocuzione con associazioni di categoria, Uncem, enti locali e tante imprese che hanno offerto i loro preziosi suggerimenti recepiti nel testo finale. E che per questo ringrazio di cuore".
Il patrimonio boschivo in Piemonte rappresenta il 36% della superficie regionale, ed è notevolmente cresciuto negli ultimi anni. Il comparto esteso coinvolge 20.000 occupati compresi gli operatori del legno per uso edilizio, l’arredamento e la carpenteria. "Il vulnus – spiega Bongioanni – è che il Piemonte, pur avendo questa enorme forza potenziale, è tuttora dipendente dall’estero. L’80% del legno oggi arriva in particolare da Austria, Polonia e Germania. Il primo obiettivo è quindi rafforzare la capacità presente in loco, con l’obiettivo di rendere completamente autosufficiente il Piemonte in pochi anni nell’approvvigionamento di questa fondamentale materia prima".
In base alla nuova legge, la filiera del legno in Piemonte si articola su sette comparti:
a) Lavorazione artigianale tradizionale del legno, compreso il settore del restauro.
b) Produzione industriale di prodotti derivanti dalla lavorazione del legno.
c) Lavorazione del legno nel settore dell’edilizia, bioedilizia e della carpenteria compreso il settore industriale.
d) Uso del legname di scarto delle lavorazioni per il riutilizzo e il recupero di materia o energia.
e) Recupero a fini produttivi o energetici del legname presente negli alvei dei corsi d’acqua piemontesi divelto e depositato lungo fiumi, torrenti o superfici lacuali a seguito di eventi alluvionali.
f) Attività di formazione degli operatori della filiera del legno.
g) L’utilizzo a “cascata” delle biomasse al fine di aumentare l’efficienza nell’impiego delle risorse.
Fra le numerose misure previste dalla legge: tutela e valorizzazione - anche turistica - delle segherie storiche; sostegno per l’apertura di nuove segherie con l’apertura di finanziamenti per macchinari e attrezzature per il disbosco. Il recupero a fini di riuso degli scarti lignei delle lavorazioni e il riuso di quello divelto da eventi calamitosi e depositato lungo fiumi, torrenti e sponde lacuali. Il coinvolgimento delle imprese nella certificazione ambientale. La formazione professionale di nuove maestranze in un settore in grado di offrire molti nuovi posti di lavoro, ma che registra una carenza di figure qualificate. L’utilizzo prevalente di specie del patrimonio arboreo piemontese per valorizzare la filiera corta, con l’obiettivo di rendere autosufficiente in pochi anni il Piemonte nell’approvvigionamento dei materiali legnosi.
Conclude Bongioanni: "Già con la prima variazione di bilancio contiamo di potenziare la norma finanziaria, attualmente condizionata dal bilancio corrente, incrementando le risorse destinate all’attuazione della legge. E così anche per gli anni successivi".