Salta la proposta di legge regionale della Lega sul gioco d'azzardo. Il promotore Claudio Leone ha ritirato la pdl, orfana del sostegno degli altri partiti di maggioranza. Ora i partiti della coalizione che appoggia Alberto Cirio lavoreranno a un nuovo testo, mediando tra le posizioni liberiste del Caroccio e quelle più rigide di Fratelli d’Italia e Forza Italia. Sul tema le opposizioni erano salite sulle barricate, presentando 62 mila emendamenti. L’obiettivo del testo di Leone era quello di smantellare la legge approvata dall'amministrazione Chiamparino (votata all'unanimità nel 2016, Lega compresa), con lo scopo di reintrodurre le slot nei bar e nelle tabaccherie e annullare il "distanziometro".
La legge in vigore concede tempo fino al 20 maggio alle sale scommesse per adeguarsi e spostare la propria attività ad almeno 500 metri da scuole, cimiteri, chiese, ospedali, bancomat e stazioni. In molti, sicuri di una proroga, non si sono adeguati e ora rischiano grosso. Le prossime settimane saranno decisive per trovare un accordo nella maggioranza.
Le posizioni di partenza sono agli antipodi, sebbene la Lega ostenti sicurezza: “Entro un mese torneremo in aula con un testo che garantirà la piena tutela del gioco legale in Piemonte - commenta il capogruppo del Carroccio a palazzo Lascaris, Alberto Preioni -. Di fronte ad un ostruzionismo cieco che distorce le regole del confronto democratico in Consiglio regionale, abbiamo dovuto adottare un cambio di strategia. Da una parte c’è un’opposizione che schiacciando il pulsante di un computer ha elaborato decine di migliaia di emendamenti che non entrano nel merito della nostra proposta, con l’unico risultato di giocare sulla pelle di 5.200 famiglie che operano nella legalità e che oggi rischiano di perdere il loro posto di lavoro. Dall’altra c’è una maggioranza che con coscienza continuerà la propria battaglia con un ddl di giunta condiviso e che raccoglierà anche i preziosi contributi offerti in questi giorni di confronto”.
Dall'opposizione il Movimento Cinque Stelle esulta: "Il gioco è finito e la Lega ha perso, game over - osserva il consigliere regionale albese Ivano Martinetti -. È arrivato il momento, dopo settimane, che il Consiglio regionale si occupi delle vere priorità dei cittadini piemontesi: piano vaccinale, sostegni ai settori in difficoltà, edilizia sanitaria, trasporto pubblico locale e molto altro. Temi completamente dimenticati a causa dell'assurda operazione targata Lega di rimettere in discussione la legge, dopo averla però votata appena 5 anni fa".