Il prossimo 27 novembre a partire dalle ore 9.30 Cgil, Cisl e Uil scenderanno in piazza a Torino, dando il via alla mobilitazione per richiedere modifiche alla legge di bilancio del Governo. L’appuntamento è fissato in piazza Castello: pensioni, fisco, sviluppo e sociale sono i punti principali sui quali le organizzazioni sindacali chiedono sostanziali modifiche. La manovra è ritenuta dalle tre sigle inadeguata: “La bozza non dà risposte sufficienti per contrastare le diseguaglianze sociali, economiche e geografiche del paese”.
Le ragioni della protesta sono state illustrate oggi, venerdì 19 novembre, nella sede cuneese della Cisl: presente il segretario provinciale Enrico Solavagione, insieme ai colleghi di Cgil e Uil Davide Masera e Gianbruno Gosmar. Solavagione ha aperto la conferenza stampa con una frecciata rivolta ai parlamentari della provincia (erano presenti solo i senatori Mino Taricco del PD e Giorgio Bergesio della Lega): “Speravo in una maggiore partecipazione. Forse non è stato capito lo spirito di questa iniziativa: vogliamo lavorare in modo congiunto per evitare tensioni sociali. Riteniamo questa manovra inadeguata e vogliamo instaurare un dialogo per introdurre modifiche”. Poi l’illustrazione dei temi sui quali si chiede un confronto con il Governo: “Per quanto riguarda le pensioni, non ci convince quota 102, che coinvolgerebbe poche migliaia di lavoratori. Serve poi una pensione di garanzia per i giovani, serve più sostegno per le donne: la nostra proposta resta la pensione con 62 anni di età o 41 anni di contributi senza limiti d’età. Sul fisco chiediamo di incrementare le risorse da destinare alla riduzione delle tasse per lavoratori dipendenti e pensionati. E poi bisogna intervenire in modo serio su evasione ed elusione, sul precariato, sul reddito di cittadinanza, che va rivisto e trasformato in un vero provvedimento che riaccompagna le persone verso il mondo del lavoro”. “Rappresentiamo milioni di lavoratori - ha concluso il segretario provinciale della Cisl - : siamo pronti a dialogare con il Governo, la manifestazione del 27 sarà pacifica ma determinata”.
Ha poi preso la parola il segretario provinciale della Cgil Davide Masera: “In queste settimane ci stiamo confrontando con i lavoratori, c’è grande partecipazione: noi abbiamo organizzato ben 476 assemblee per dibattere dei temi che riteniamo centrali e che riguardano nel concreto la vita delle persone”. “In Italia non c’è una vera lotta alla precarietà del lavoro - ha detto Masera dopo aver ribadito i temi già sottolineati da Solavagione - : siamo in un momento di crescita economica, ma questa non è accompagnata dalla crescita della qualità delle condizioni di lavoro”. Anche il segretario provinciale Cgil chiede che gli interventi fiscali siano rivolti in particolare ai lavoratori dipendenti e ai pensionati: “Negli anni alle imprese sono già andati tanti soldi”. Sulle pensioni: “Siamo contrari a Quota 102, ma va superata la legge Fornero: non è possibile pensare di andare in pensione a oltre 70 anni, in più con una pensione da fame”.
A chiudere gli interventi il segretario provinciale della Uil Gianbruno Gosmar: “La questione fiscale è dirimente: le scelte che si fanno oggi avranno ripercussioni nei prossimi anni. La leva fiscale va utilizzata per permettere alle fasce più deboli di usufruire di riduzioni”.
Alla manifestazione del 27 ottobre è attesa una partecipazione massiccia dalla provincia di Cuneo: centinaia di lavoratori raggiungeranno Torino in treno o con i diversi pullman già organizzati.