L’“annessione” di Alba e Bra alla provincia di Asti è realtà. Ma solo per quanto riguarda la rappresentanza parlamentare, a seguito delle modifiche intervenute sui collegi elettorali.
Ѐ stato infatti pubblicato nella Gazzetta Ufficiale il decreto legislativo 177 del 23 dicembre 2020 che ridefinisce il numero e la dimensione dei collegi uninominali e plurinominali per le elezioni della Camera e del Senato. Una modifica resa necessaria dal referendum costituzionale “taglia-parlamentari”, che ha ridotto da 630 a 400 seggi la Camera dei deputati e da 315 a 200 seggi il Senato.
La nuova mappa dei collegi, elaborata da una commissione tecnica, era stata approvata dal Consiglio dei ministri senza modifiche il 25 novembre e ha ottenuto in dicembre il via libera delle Commissioni Affari costituzionali di Senato e Camera. La ridefinizione si basa sulla legge elettorale in vigore, cioè il cosiddetto Rosatellum Ter, il quale prevede che il 36% dei seggi venga assegnato con un sistema maggioritario (collegi uninominali in cui viene eletto solo il candidato più votato), mentre il 64% viene ripartito proporzionalmente nell’ambito di collegi plurinominali (i partiti presentano un listino bloccato di candidati in ogni collegio e i seggi vengono distribuiti a ciascuna forza in base ai voti ricevuti).
In concreto, i deputati eletti nei collegi plurinominali con il sistema proporzionale scendono da 386 a 235, quelli eletti nei collegi uninominali con il sistema maggioritario passano da 232 a 147. Al Senato la diminuzione prevede rispettivamente 122 eletti nei collegi plurinominali (rispetto ai 193 precedenti) e 74 in quelli uninominali (dai 116 di prima). Scendono anche gli eletti all’estero, 8 deputati anziché 12 a Montecitorio e 4 senatori invece di 6 a palazzo Madama.
Per la nostra provincia questo significa, come si è detto, una divisione netta nella mappa elettorale per la Camera: da una parte un collegio interamente cuneese con il capoluogo e i circondari di Saluzzo, Savigliano, Fossano e Mondovì, dall’altra Langhe e Roero con i comuni di Alba, Albaretto della Torre, Baldissero d'Alba, Barbaresco, Barolo, Benevello, Bergolo, Bonvicino, Borgomale, Bosia, Bossolasco, Bra, Canale, Castagnito, Castelletto Uzzone, Castellinaldo d'Alba, Castellino Tanaro, Castiglione Falletto, Castiglione Tinella, Castino, Ceresole Alba, Cerretto Langhe, Cherasco, Corneliano d'Alba, Cortemilia, Cossano Belbo, Cravanzana, Diano d'Alba, Feisoglio, Gorzegno, Gottasecca, Govone, Grinzane Cavour, Guarene, La Morra, Lequio Berria, Levice, Mango, Monforte d'Alba, Montà, Montaldo Roero, Montelupo Albese, Monteu Roero, Monticello d'Alba, Narzole, Neive, Neviglie, Niella Belbo, Perletto, Pezzolo Valle Uzzone, Piobesi d'Alba, Pocapaglia, Priocca, Prunetto, Rocchetta Belbo, Roddi, Roddino, Rodello, Saliceto, San Benedetto Belbo, Sanfrè, Santa Vittoria d'Alba, Santo Stefano Belbo, Santo Stefano Roero, Serralunga d'Alba, Serravalle Langhe, Sommariva del Bosco, Sommariva Perno, Torre Bormida, Treiso, Trezzo Tinella, Verduno, Vezza d'Alba.
Discorso opposto per il Senato dove la provincia amplia i suoi confini includendo nella circoscrizione unica anche l’area meridionale della provincia di Torino, il Carmagnolese e il Pinerolese, con i comuni di Airasca, Angrogna, Bibiana, Bobbio Pellice, Bricherasio, Buriasco, Camerana, Campiglione Fenile, Cantalupa, Carignano, Carmagnola, Cavour, Cercenasco, Cumiana, Fenestrelle, Frossasco, Garzigliana, Inverso Pinasca, Lombriasco, Luserna San Giovanni, Lusernetta, Macello, Massello, Osasco, Osasio, Pancalieri, Perosa Argentina, Perrero, Pinasca, Pinerolo, Piscina, Pomaretto, Porte, Pragelato, Prali, Pramollo, Prarostino, Roletto, Rorà, Roure, Salza di Pinerolo, San Germano Chisone, San Pietro Val Lemina, San Secondo di Pinerolo, Scalenghe, Torre Pellice, Usseaux, Vigone, Villafranca Piemonte, Villar Pellice, Villar Perosa, Virle Piemonte.