CUNEO - La petizione per salvare il suolo al mercato di Campagna Amica a Cuneo, domani mattina e negli uffici Coldiretti

Coldiretti promuove la petizione europea People4Soil per fermare il degrado del suolo

04/08/2017 16:03

Un’iniziativa alla portata di tutti i cittadini europei per combattere il consumo di suolo. Coldiretti ha aderito alla campagna denominata “People4Soil” che si rivolge al presidente della Commissione Europea, perché fermi il degrado di suolo a livello globale entro il 2030. 
La Federazione Provinciale promuove la raccolta firme domani, sabato 5 agosto, al Mercato di Campagna Amica di piazza della Costituzione a Cuneo e per tutto il mese negli uffici Zona della provincia e presso il Centro Servizi alla Persona in piazza Europa a Cuneo. 
Difendere il suolo vuol dire proteggere il paesaggio, la biodiversità e i servizi fondamentali per il benessere delle persone, che dipendono in primo luogo da un territorio in buona salute.
Per questo, gli obiettivi della petizione si sposano perfettamente con i valori e l’impegno di Coldiretti.
Grazie a questa iniziativa, se saranno raccolte le firme di almeno un milione di cittadini europei, sarà presentata richiesta formale alla Commissione europea, affinché proponga un atto legislativo per riconoscere il suolo come un patrimonio comune, con un quadro legislativo vincolante per gli stati membri, che riconosca al suolo lo status di “bene comune” proprio come l'aria e l'acqua. 
Il fatto che l’UE non abbia ancora una legislazione per arginare il consumo e il degrado di suolo contraddice la centralità che, fin dall’origine, il progetto comunitario europeo ha assegnato alla sicurezza e alla sovranità alimentare, da attuare garantendo il lavoro agricolo e l’accesso alla buona terra come presupposti per la prosperità e la convivenza pacifica dei popoli europei”, commentano Delia Revelli, presidente e Tino Arosio, direttore di Coldiretti Cuneo.
La superficie agricola europea, pari a 170 milioni di ettari, non è in grado di rifornire il mercato europeo delle materie prime, che dipende in larga misura dalle importazioni. Nonostante questo, ogni giorno vengono urbanizzati o degradati 500 ettari di suolo Ue. Uno scempio che va fermato. Per questo – concludono Presidente e Direttore - invitiamo i nostri associati e tutti i cittadini a sottoscrivere la petizione europea”.

c.s.

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