Riceviamo e pubblichiamo il comunicato dell'associazione degli autotrasportatori cuneesi Astra Cuneo relativamente
alla protesta di stamattina, in cui decine di sindaci della Granda si sono riuniti sotto il palazzo della Prefettura per chiedere il completamento dell'autostrada Asti-Cuneo.
Si è svolta questa mattina la manifestazione di protesta sotto il Palazzo della Prefettura di Cuneo per il completamento dell’A33 Asti-Cuneo. All’evento presenti anche i vertici di Astra, con il Presidente Diego Pasero, il Consigliere Matteo Toselli ed il Segretario Guido Rossi. Ad un primo momento di raccolta, in cui il calpestio di più di settanta persone tra amministratori, politi e rappresentanti delle categorie produttive della provincia hanno occupato i sampietrini di Via Roma tre, è seguita la consegna ufficiale di una lettera al Prefetto di Cuneo Dott. Giovanni Russo in cui si richiede di interessare il governo sulla problematica. L’Autostrada A33 attende il suo completamento, trattasi di 9 chilometri, da circa trent’anni, e in questo lungo periodo di storia politica le responsabilità sul mancato completamento si sono rincorse e rinnovate, tra le difficoltà più disparate, ma “ Il territorio deve essere unito politicamente” spiega Guido Rossi: “Per addivenire al doveroso traguardo finale nella realizzazione di un’infrastruttura del genere, un territorio è veramente unito se lo sono tutti i rappresentanti eletti, senza differenza di colore politico, credo che questo sia davvero fondamentale”. Ad evidenziare l’importanza di quest’opera è anche il Presidente di AstraCuneo Pasero che ribadisce: “La questione non riguarda solo l’albese ed braidese, ma la coscienza comune che deve portare avanti la battaglia per portare a termine l’A33 ha un’importanza provinciale e regionale. Impensabile che un territorio con il nostro tessuto economico ed industriale debba fare i conti con una viabilità tanto frastagliata ed intermittente. La Granda è sempre più simile ad un cuore pulsante, senza vene ed arterie.” Infine sempre Pasero fa notare come, a tali incontri, riunioni e rassemblement continui a mancare il cosiddetto convitato di pietra: “Il concessionario non c‘è mai, e vorrei ricordare ancora una volta che la società AT-CN ha un presidente che si chiama Giovanni Quaglia, personalità da sempre centrale per il cuneese. Riteniamo che sia davvero impensabile che la società possa continuare a nascondersi dietro ai cavilli senza alcun tipo di conseguenti responsabilità”.
Astra Cuneo