Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa diffuso dal Comitato Cuneese Acqua Bene Comune.
Lo scorso 10 luglio il Tribunale Superiore delle Acque di Roma ha definitivamente respinto la richiesta di sospensiva della delibera di affidamento del SII in provincia di Cuneo a Cogesi, società consortile totalmente pubblica. La richiesta era stata presentata dalle aziende idriche del gruppo Egea e da 21 comuni con capofila Santo Stefano Belbo. Un’ottima notizia che conferma ulteriormente il buon operato dell’Egato4 Cuneese sotto la presidenza Sibille e la direzione Giuliano. Ora anche sul piano giuridico nulla si oppone al rapido proseguimento delle operazioni di subentro del nuovo gestore che sono iniziate con la firma del contratto di servizio a fine giugno e con il subentro effettivo alle aziende pubbliche ACDA, SISI, Calso ed Infernotto, operativo dal 1° luglio. Infatti i ricorsi sul merito delle delibere di adozione del piano d’ambito e di affidamento non interromperebbero il percorso e comunque non saranno discussi prima della fine dell’anno. I sindaci dei comuni ora gestiti da Cogesi, unici soci delle aziende consorziate, devono però esigere che vengano rispettati i termini richiesti dall’Egato4 nella delibera di affidamento. Gli amministratori di Cogesi devono operare alacremente per evitare che l’immenso lavoro di anni e l’attuale risultato giuridico vengano vanificati da ritardi aziendali non giustificabili. Per questo chiederemo nei prossimi giorni un incontro con il nuovo presidente di Cogesi, l’avvocato braidese Emanuele Di Caro.