La prima fusione in Italia tra Fondazioni di origine bancaria avverrà in provincia di Cuneo: la Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo e quella di Bra sono pronte a legarsi indissolubilmente. Vuoi perché nella nostra provincia la 'concentrazione' di fondazioni è particolarmente elevata (se ne contano ben cinque), vuoi perché entrambi i management sono intenzionati raccogliere l'invito dell'Acri a integrare le realtà più fragili per procedere a un consolidamento complessivo del sistema, la Fondazione presieduta da Giandomenico Genta si fonderà con quella di Donatella Vigna.
Oggi i 53 enti piccoli e medi custodiscono appena un decimo del patrimonio della categoria, mentre i primi cinque pesano per quasi la metà del totale. Squilibri presenti fin dalla Legge Amato, ma che hanno avuto una riacutizzazione con le crisi bancarie degli ultimi anni che hanno inflitto pesanti perdite a molte fondazioni. Oltre alle situazioni di crisi una spinta al consolidamento potrebbe arrivare dalla concentrazione di molti soggetti in un territorio circoscritto. Come scritto in avvio si tratta proprio del caso di Cuneo, dove sono presenti ben cinque fondazioni di origine bancaria: Cuneo, Fossano, Saluzzo, Savigliano e Bra. Una densità che si fatica a non considerare eccessiva su un'unica provincia.
I dettagli dell'iniziativa verranno illustrati in una conferenza stampa convocata per venerdì 16 novembre, alle 10, nello Spazio incontri Fondazione Crc, in via Roma 15, a Cuneo. Tra i relatori i due presidenti delle fondazioni pronte allo 'sposalizio', Giovanni Quaglia, presidente dell’Associazione Fondazioni di origine bancaria del Piemonte e Giuseppe Guzzetti, presidente dell’Acri.