Ha iniziato ieri mattina alle 8, ha proseguito oggi e continuerà a oltranza. Sara Masoero, insegnante di Storia dell’Arte al liceo Peano Pellico di Cuneo, ha scelto un modo particolare per protestare contro la didattica a distanza: munita di tablet, libri, appunti e paraorecchie per proteggersi dal freddo, fa lezione in corso Giolitti, davanti all’ingresso dell’istituto.
“La dad funziona soltanto per per periodi brevi - spiega - La scelta di chiudere i luoghi di diffusione della cultura come scuole, teatri e musei è sbagliata”.
L’idea è quella di ‘fare rete’ con studenti e colleghi di altre scuole, ma anche di altre città o regioni, per far arrivare la sua voce al Governo. “È importante cercare alternative, nonostante l’emergenza - continua l’insegnante - Frequentare in sicurezza si può, ma si deve collaborare, si devono cercare le giuste modalità, ad esempio allargando l’orario tra mattino e pomeriggio e con ingressi scaglionati”.
“Dopo i tre mesi di questa primavera siamo tornati in dad da quasi un mese - conclude Masoero -, ma è importante far capire che il ritorno delle lezioni in presenza è una priorità”.