Erano più di duecento i lavoratori stagionali che stamattina, sabato 10 aprile, hanno protestato davanti alla Prefettura di Cuneo contro la proposta di reintrodurre i voucher in agricoltura e i mancati ristori dal Governo. A indire la manifestazione le tre sigle sindacali Cgil, Cisl e Uil.
Una delegazione ha incontrato il prefetto Fabrizia Triolo, consegnandole una lettera di sollecito a una serie di azioni volte a risolvere la situazione. “Il decreto Sostegni - si legge nella missiva - riconosce un’indennità di 2.400 euro per i lavoratori stagionali e a tempo determinato, ma come i precedenti decreti non prevede alcun ristoro per i lavoratori agricoli, malgrado abbiano subito le perdite di tante giornate di lavoro a causa dell’emergenza Covid”. E poi: “C’è preoccupazione per il riemergere, attraverso alcune dichiarazioni, della tentazione di modificare, semplificandola, l’attuale normativa sui voucher in agricoltura, nonostante il contratto collettivo nazionale garantisca già tutta la flessibilità che serve alle imprese”.
Il settore occupa circa 45 mila lavoratori in Piemonte, di cui 22 mila nella sola provincia di Cuneo, motivo per cui il capoluogo della Granda è stato scelto per la protesta. Al presidio di stamattina hanno partecipato soprattuto lavoratori stranieri, che rappresentano circa il 70% della manodopera impiegata nel comparto.