Beppe Lauria, consigliere comunale di Cuneo e presidente del “Coordinamento Nazionale Amministratori Locali No Green Pass” alza il tiro e denuncia il Governo di Mario Draghi. Stamattina, accompagnato dai vice presidenti Luigi Furgiuele e Antonio Borrini, ha depositato presso la Stazione dei Carabinieri di Chieri, nel Torinese, una denuncia per violenza privata - art. 610 del codice penale - affinché la magistratura proceda nella verifica della legittimità dei provvedimenti emanati dall’esecutivo che si sono susseguiti a partire dallo scorso aprile. In particolare il dito è puntato contro i decreti legge emanati nel corso delle festività, che hanno imposto nuovi obblighi vaccinali e restrizioni.
Una provocazione, che il politico cuneese spiega così: “Ci eravamo promessi, come Coordinamento Nazionale, di essere l’ultimo baluardo delle libertà costituzionalmente sancite e per questo motivo abbiamo deciso di procedere attraverso gli strumenti democratici a nostra disposizione - afferma Lauria -. La discriminazione imposta dal Green pass è assurda: dovrei essere un libero cittadino, ma se non sono vaccinato non posso andare al bar a prendere un caffè e tra qualche giorno non potrò neanche andare in banca. Come cittadini italiani e soprattutto come amministratori locali, siamo certi che la magistratura farà il suo dovere”.
L'ex assessore provinciale e candidato sindaco a Cuneo (quest'anno sarà alla quarta esperienza) aveva annunciato la denuncia ieri sera, giovedì 13 gennaio, alla manifestazione contro le restrizioni per i non vaccinati svoltasi in piazza Virginio. Circa 250 manifestanti del coordinamento provinciale "No green pass - free vax" si sono ritrovati per ribadire la loro contrarietà al “certificato verde quale strumento discriminatorio”.