Riceviamo e pubblichiamo.
Il SILP CGIL (Sindacato Italiano Lavoratori Polizia per la CGIL) ritiene doveroso denunciare alla cittadinanza le gravi e laceranti carenze sistemiche di personale in cui versa da anni la Questura di Cuneo; le continue assurde programmazioni “emergenziali” dei servizi più ordinari ed essenziali di Polizia; il documentato aumento esponenziale della totalità dei servizi resi alla comunità in rapporto all’effettivo personale in forza; i carichi di lavoro, oltremodo smisurati, a cui nella quotidianità sono irrimediabilmente sottoposti in crescendo la totalità dei Lavoratori di Polizia della Questura; lo stato d’organico in cui sono costretti a sopravvivere in costante irrefrenabile affanno soprattutto gli uffici operativi, ad innegabile discapito della fattiva sicurezza degli operatori di Polizia impiegati nonché dell’efficacia sostanziale del superiore servizio reso alla comunità tutta.
Il SILP CGIL intende altresì manifestare a gran voce un profondo dissenso logico razionale alla recente determinazione assunta dal Signor Questore di Cuneo, in ossequio alle squisite indicazioni politiche palesate verbalmente dall’organo di vertice ministeriale, concernente il supposto necessario ripristino del servizio di vigilanza continuativo (H24 - 365 giorni l’anno) da parte di qualificati operatori della Polizia di Stato presso l’Ufficio Territoriale del Governo, pertanto in tutti giorni festivi e su tutti i quadranti serali e notturni del calendario, teso esclusivamente nell’essenza a vigilare irrazionalmente un Palazzo vuoto.
Di certo anche i Poliziotti di questa Provincia, dopo i notevoli proclami elettorali esaltati dall’attuale Governo sulla Sicurezza Nazionale, si attendevano dalla stessa parte Politica un coerente e fattivo rinforzo di personale, ma i piani di potenziamento ed assegnazione del Dipartimento della Pubblica Sicurezza svelano oggettivamente tutt’altro negativo scenario d’azione, a naturale discapito dell’effettivo Servizio reso alla comunità.
Di certo, i Poliziotti di questa Provincia, non si aspettavano direttive Politiche nazionali empaticamente sregolate dalle concrete necessità territoriali, senza peraltro prevedere alcun reale incremento di personale. E se è vero che i Lavoratori di Polizia ad oggi non hanno ancora il Diritto di scioperare, è altrettanto vero che possono manifestare a gran voce il proprio dissenso verso questa Politica, sollecitandola con enfasi alla coerenza sociale, al buon senso, al buon andamento della Pubblica Amministrazione.
Tutto ciò grida vendetta, attese le rilevanti manifestazioni dei legittimi bisogni quotidianamente lamentati dai comitati di quartiere cittadini e dalla comunità locale in genere, circa la reale necessità di un maggiore controllo del territorio, un costante ed efficace contrasto della criminalità, una superiore efficienza della gestione delle pratiche di Polizia amministrativa spaziando ad esempio dal rilascio dei passaporti a quello dei permessi di soggiorno. Tutto ciò, a nostro avviso, risulta essere evidentemente controverso alla missione costituzionalmente prioritaria della Polizia di Stato enucleata nel sostanziale Servizio alla Comunità, così come astrattamente perseguito nel nostro detto oramai istituzionale: “ESSERCI SEMPRE”.
SILP CGIL - Sindacato Italiano Lavoratori Polizia per la CGIL
Segretario Generale Provinciale
Davide Mario Eandi