Per l’anno accademico 2021/2022 restano invariati gli importi delle borse di studio Edisu fissati lo scorso anno, per 26,4 milioni di euro complessivi: agli studenti in sede andranno 1982 euro, ai pendolari 2899, mentre ai fuori sede spettano 5258 euro. E’ quanto prevede la delibera di Giunta che fissa i criteri relativi ai bandi di concorso, su cui la sesta Commissione presieduta da Paolo Bongioanni ha dato parere favorevole a maggioranza.
L’assessore Elena Chiorino ha precisato che nel documento è stata recepita la proposta di Edisu di ridefinire l’importo della borsa di studio da erogare nei casi in cui gli studenti rifiutino il posto letto o non compilino le procedure di dichiarazione di interesse in fase di accettazione del posto letto. Accolte anche alcune delle richieste di modifica dei criteri fatte dall’Assemblea degli studenti: consentire a chi a causa dell’emergenza Covid abbia difficoltà di spostamento di rimanere nelle residenze Edisu gratuitamente per il mese agosto 2021, e dare la possibilità di richiedere il servizio abitativo in qualità di conferma anche per chi ha usufruito della proroga all’ingresso in residenza fino al 30 aprile 2021.
Marco Grimaldi (Luv) e Diego Sarno (Pd) hanno chiesto di poter tornare quanto prima alle modalità pre-Covid, con le audizioni di Edisu, dell’Assemblea studenti e dell’Osservatorio per il Diritto allo Studio. Hanno inoltre chiesto chiarimenti sulle proposte dell’Assemblea degli studenti che non sono state accolte, in particolare quella di concedere anche per il 2021/2022 8 crediti straordinari “COVID” agli studenti che non abbiano conseguito il numero di crediti formativi utili per accedere ai bandi.
Sul punto l’assessore ha spiegato che la deroga ai crediti è di competenza statale: “Il Piemonte ha portato l’istanza al tavolo nazionale, ma non sono state evidenziate analoghe criticità da parte delle altre Regioni, per cui non è stata accolta”. La commissione ha dato via libera a maggioranza anche all’atto di indirizzo e ai criteri per la programmazione della rete scolastica piemontese e dell’offerta formativa delle scuole secondarie di secondo grado per l’anno scolastico 2022/23.
Punti cardine sono un’attenzione marcata alle zone montane e marginali e alle scuole dell’infanzia e il rafforzamento dell’offerta formativa tecnico professionale delle scuole superiori.
Sulle scuole dell’infanzia è stato specificato che nuove sezioni potranno essere attivate a partire dall’anno scolastico 2022-2023, con particolare riguardo ai casi in cui venga meno il servizio di scuola paritaria.