Da giovedì 12 gennaio nella piattaforma regionale creata nel periodo Covid per monitorare le strutture residenziali è stata inserita una nuova sezione che consente a Rsa e Cavs (Centri di assistenza a valenza sanitaria) di caricare quotidianamente i posti liberi a disposizione del sistema sanitario e socio-sanitario per supportare le dimissioni ospedaliere e aiutare a decongestionare i pronto soccorso. È una delle azioni previste dal Piano straordinario della Regione Piemonte. Sono oltre mille i posti liberi attualmente a sistema e circa metà sono stati già occupati da pazienti in post-acuzie dimessi dagli ospedali e presi in carico dalle strutture residenziali, permettendo così di lasciare posto ad altri pazienti in attesa di ricovero.
Dalla questa settimana ai posti letto di Rsa e Cavs si aggiungeranno anche quelli delle strutture di lungodegenza. Inoltre, al fine di facilitare le dimissioni nei fine settimana e agevolare le strutture riceventi, è stata costituita una "task force medica" dedicata, che faciliterà la presa in carico dei pazienti presso le strutture residenziali anche di sabato e domenica.
Si tratta di un primo passo che a livello gestionale rappresenta un cambiamento radicale, in quanto il monitoraggio centralizzato è visibile in chiaro a tutti gli operatori del territorio. "Non era mai stato realizzato e non è evidentemente risolutivo, ma può rappresentare un supporto molto importante soprattutto nell’immediato", fanno sapere dalla Regione.
Azienda Zero e Dirmei hanno chiesto alle strutture residenziali di caricare giorno per giorno i posti che si rendono disponibili e agli operatori delle Asl di sfruttarli al massimo, per alleggerire il carico nei pronto soccorso. Inoltre, nella città di Torino è stato attivato un livello di coordinamento ancora maggiore, in quanto si sta sperimentando una gestione completamente centralizzata dei flussi delle dimissioni e degli inserimenti in struttura attraverso una cabina di regia in carico al Dirmei, come è stato fatto nel periodo Covid per la gestione dei posti di terapia intensiva e dei posti letto ordinari. Un metodo che si è dimostrato molto utile per gestire i flussi dei pazienti in un momento di grande congestione del sistema.