Incatenati tra loro, i camici gettati a terra e i corpi avvolti in sacchi per la spazzatura. Decine di infermieri si sono presentati stamattina, mercoledì 20 maggio, di fronte alla sede della Regione Piemonte a Torino per chiedere il giusto riconoscimento per l’impegno in prima linea durante l’emergenza Coronavirus, per protestare per le condizioni di lavoro nelle quali si sono trovati in questi ultimi mesi, tra turni massacranti e carenza di dispositivi di sicurezza, e per ricordare i colleghi che hanno perso la vita.
I partecipanti al sit-in di piazza Castello, indetto dal sindacato Nursind Piemonte, saranno ricevuti dal presidente Alberto Cirio che ha previsto 37 milioni di euro, da aggiungere ai 18 del Governo, per finanziare il bonus in busta paga per gli operatori sanitari impegnati nell'emergenza Coronavirus. “Chiederemo il giusto risarcimento per gli infermieri, ricorderemo alle istituzioni i nostri morti, i nostri ammalati, le nostre ferite - ha spiegato il segretario regionale del sindacato Francesco Coppolella -. Chiederemo il rispetto delle promesse fatte”.