La Commissione Trasporti della Regione Piemonte ha iniziato ad analizzare costi e benefici per la eventuale riapertura delle numerose linee ferroviarie sospese in Piemonte. In seguito verranno calendarizzate altre sedute di Commissione in cui si ascolteranno le esigenze delle diverse realtà territoriali per valutare e analizzare la reale fattibilità delle riaperture. I direttori dell’assessorato ai Trasporti Ezio Elia e dell’Agenzia per la Mobilità Cesare Paonessa hanno presentato l’elenco delle 13 linee ferroviarie sospese in Piemonte e ascoltato le richieste dei vari territori, portate dai consiglieri intervenuti nella discussione.
La maggior parte delle linee prese in esame sono sospese dal 2012, anno in cui era stato valutato che i costi di esercizio per la Regione non fossero più sostenibili. Pur assicurando che nel frattempo i collegamenti del Trasporto pubblico locale sono stati garantiti con servizi bus, l’assessorato e l’Agenzia si sono detti disponibili ad analizzare ognuna delle linee sospese per valutare quali sarebbero i costi da affrontare e i tempi per la loro riattivazione.
Nella discussione sono intervenuti i consiglieri: Gianluca Gavazza (Lega), Ivano Martinetti (M5s), Alberto Avetta (Pd), Valter Marin (Lega), Francesca Frediani (M4o), Riva Vercellotti (FdI), Angelo Dago (Lega), Matteo Gagliasso (Lega), Michele Mosca (Lega).
L'elenco delle linee sospese: Alessandria-Castagnole-(Alba), Alessandria-Ovada, Asti-Casale-Mortara, Asti-Castagnole-Alba, Asti-Chivasso, Bardonecchia-Modane, Casale-Vercelli, Ceva-Ormea, Cuneo-Mondovì, Cuneo-Saluzzo-Savigliano, Novara-Varallo, Pinerolo-Torre Pellice, Santhià-Arona.