Uno stanziamento straordinario di circa 41 milioni per “soccorrere” le RSA e le RA del Piemonte, oltre 1.800 con 40 mila lavoratori e 52 mila ospiti, messe in grave crisi dall’emergenza Covid. È l’intervento messo in campo della Regione Piemonte, che ha approvato un Ddl che include fra le spese ammesse ai ristori, tra le altre, quelle per sanificazione, acquisto di Dpi, maggiori spese per il personale, smaltimento dei rifiuti speciali, investimenti per la messa in sicurezza di ospiti e operatori. Il piano è stato presentato oggi, venerdì 18 dicembre, in conferenza stampa.
“Tutte le strutture hanno dovuto fare i conti con nuovi costi, che non erano prevedibili nè programmabili. - ha spiegato il presidente Alberto Cirio - In più in molti casi non si è potuto provvedere ad accogliere nuovi ospiti. La combinazione dei due fattori ha messo in crisi il sistema, non solo in Piemonte. Non possiamo abbandonare queste strutture”.
Si tratta di 30 milioni destinati alle strutture convenzionate, che derivano dal bilancio regionale, frutto di risparmi fatti dalle aziende sui territori. Il resto dello stanziamento, destinato invece alle strutture autorizzate, vede 6,5 milioni di nuove entrate dalla legge regionale per le grandi derivazioni idroelettriche, che saranno utilizzati come contributi per le spese di energia elettrica, 2 milioni di economie nell'ambito dell'assessorato al Welfare e 1,8 milioni che erano destinati ad incentivi di carattere contrattuale per i dirigenti della Regione che hanno deciso di metterli a disposizione della lotta al Covid. A queste misure si aggiunge l'esenzione dal pagamento dell'Irap per un milione di euro.
“Uno sforzo gigantesco che la Regione fa, - ha proseguito Cirio - e lo fa senza tagliare un euro ad altre voci e senza fare debiti”. “Già da luglio avevamo chiesto aiuti al Governo e al Ministro Speranza: - ha commentato l’assessore regionale alla Sanità Luigi Icardi - questi aiuti arriveranno, ma noi aggiungiamo quelli regionali. Abbiamo voluto escludere l’ipotesi di aumento delle tariffe”.