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In merito alle modalità di convocazione dei cittadini per la vaccinazione, si precisa che la Regione Piemonte preferisce che le aziende sanitarie fissino date che si è certi di poter rispettare”. La precisazione è arrivata stamattina, mercoledì 28 aprile, sui canali social della Regione. Nei giorni scorsi il tema era stato oggetto di polemiche. Tra gli altri, anche l’ex assessore regionale alla Sanità
Antonino Saitta aveva sollevato perplessità con un
post su Facebook: “
Il 16 marzo ho aderito alla campagna di vaccinazione utilizzando il sito della Regione Piemonte, ho ricevuto una mail di conferma e da allora non ho più saputo nulla. Nella mia stessa situazione ci sono alcune centinaia di migliaia di piemontesi anziani che hanno il diritto di sapere quando saranno vaccinati, anche per una questione di trasparenza”.
Secondo la Regione, però, "Va tenuto conto del fatto che le scorte di vaccini si stanno esaurendo, e finché le dosi non arrivano non si ritiene corretto stabilire appuntamenti che si rischia poi di dover rimandare. Se a maggio, come promesso dalla struttura commissariale nazionale, arriveranno più vaccini sarà possibile accelerare la vaccinazione di coloro che non li hanno ancora ricevuti. Oggi, con i pochi vaccini a disposizione, è già un successo riuscire a non interrompere la campagna vaccinale, scaglionando le somministrazioni secondo i criteri stabiliti dal piano nazionale”.