“La sanità pubblica nelle mani dei privati”. Questo il titolo del servizio che “Le Iene” hanno mandato in onda nella serata di ieri, martedì 8 novembre. Il tema è quello dei medici assunti “a gettone”, tramite le cooperative, per lavorare negli ospedali. Un sistema perfettamente legale, attivato per far fronte alla carenza di personale, ma che sta causando un vero e proprio “esodo” di professionisti dalla sanità pubblica, complici gli stipendi più elevati offerti ai “gettonisti”. Altro tema quello della preparazione di questi ultimi, spesso - secondo quanto raccontato nel servizio - neolaureati senza alcuna specializzazione inseriti in reparti senza l’adeguata preparazione, molto spesso nei Pronto Soccorso.
La “Iena” Gaetano Pecoraro, che ha realizzato il servizio, ha fatto tappa anche a Cuneo, dove ha intervistato il direttore generale dell’Asl CN1 Giuseppe Guerra: “In questo momento a noi mancano 64 medici. - ha spiegato - Se non trovi nessuno, se hai fatto tutte le procedure, provando anche con contratti di lavoro autonomo, è chiaro che devi andare sulle cooperative, se vuoi mantenere attivo un servizio”. Insomma, ad oggi non ci sono alternative.
“Questa non è una privatizzazione, è uno smantellamento del servizio. Sarebbe una privatizzazione se il privato avesse delle regole pari al pubblico per entrare negli ospedali, ma questo non accade”, ha invece detto in chiusura Fabio De Iaco, presidente nazionale di Simeu, Società Italiana della Medicina di Emergenza-Urgenza.