“La sfida del Pnrr è tra le più importanti che ci attendono perché la pubblica amministrazione ha bisogno di recuperare opportunità di sviluppo che in questi anni le sono mancate per tanti motivi. Tornare ad investire è quindi una possibilità a cui la Provincia di Cuneo sta lavorando supportando il territorio anche con un protocollo d’intesa per aiutare i 247 Comuni della Granda, a volte piccoli o piccolissimi, affinchè possano presentare le loro candidature. L’ente ha costituito il gruppo di lavoro del Seis (Servizio Servizio Europa Interventi Strategici) con professionisti di alto livello e questa è l’unica garanzia per assicurare il rilancio del nostro territorio che esce da un lungo periodo di pandemia”.
Così il presidente della Provincia Federico Borgna è intervenuto in collegamento all’apertura del work shop di martedì 22 marzo al Centro Incontri di Cuneo per la presentazione dell’attività di assistenza tecnica e specialistica all’attuazione del Piano territoriale di supporto alla Regione e agli enti locali piemontesi nella gestione di procedure complesse. Dopo Torino, Asti e Novara, la Regione ha fatto tappa a Cuneo anche per la provincia di Alessandria e l’incontro è stato seguito da circa 150 tra amministratori, funzionari e tecnici, in presenza e on line. Come ha ricordato anche il vice presidente Anci Michele Pianetta è fondamentate aggiungere “frecce all’arco dei Comuni” affinchè tutti abbiano la possibilità di partecipare ai bandi. Bandi che si presentano complessi con procedure di accesso difficili (progettazioni, schede, step, partenariati, gestione, monitoraggio e rendicontazione), come ha sottolineato il segretario generale della Provincia Giorgio Musso.
La parola è poi passata ai dirigenti e funzionari della Regione Piemonte Paola Ferrario, Stefania Crotta e Monica Cesco della Direzione Ambiente, Energia e Territori, ente che gestirà i progetti del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) con una struttura interna di 1.000 esperti affiancando Comuni, Province ed uffici regionali piemontesi nell’ambito delle procedure così individuate nel Piano territoriale regionale: bonifiche; rinnovabili; rifiuti; infrastrutture digitali; servizio idrico integrato con i connessi endoprocedimenti quali appalti, valutazioni e autorizzazioni ambientali, edilizia, urbanistica, paesaggio. La Regione ha articolato gli esperti in 8 task force, una per ogni territorio provinciale, oltre ai 4 assegnati alla Segreteria tecnica di progetto incaricata della gestione ed il coordinamento tecnico del progetto. Ogni task force sarà multidisciplinare e a composizione variabile a seconda delle esigenze delle amministrazioni richiedenti e potrà comporsi dei diversi profili professionali selezionati come esperti tecnici in appalti, esperti amministrativi, esperti giuridici, ingegneri civili, architetti, ingegneri ambientali, chimici o fisici, geologi, biologi, agronomi, ingegneri chimici, energetici, delle telecomunicazioni, elettronici ed elettrotecnici, gestionali.
Il rafforzamento della capacità amministrativa che si intende ottenere dovrà servire anche a semplificare le procedure e conseguire target e obiettivi finanziari connessi alle misure del Pnrr, dei Fondi europei per la Coesione 2021-27 e dei fondi per lo sviluppo rurale per il biennio transitorio e per il 2023-27.