Riceviamo e pubblichiamo.
La battaglia per non far chiudere gli sportelli bancari nei paesi di montagna e in zone periferiche non è nuova. Si ripresenta ogni qualvolta si intravede un giro di vite negli istituti bancari. Parliamoci chiaro: il futuro delle banche non sarà più quello odierno. Con l’avvento degli smartphone e delle applicazioni, l'home banking sarà il nuovo strumento del futuro e permetterà, come già accade, di non entrare nemmeno più negli edifici bancari. È proprio in questa ottica che si sta razionalizzando. Ma se da un lato possiamo affermare con certezza che questa sarà la direzione per i prossimi anni, è altrettanto vero che i presidi bancari nei paesi di montagna rappresentano non solo un servizio essenziale, ma hanno un vero e proprio ruolo sociale. Per questo bisognerebbe richiamare l’attenzione agli istituti bancari italiani di non abbandonare tali zone, come si era fatto a suo tempo con le Poste Italiane dove si chiese, per analoghi motivi, di rimanere a presidiare il territorio. Oggi le Poste sono presenti anche se a giorni alterni, in molte delle nostre vallate. Vignolo in questo è un isola felice dove abbiamo struttura bancaria e Poste attive ogni giorno. La sfida è quella di mantenere tutti i servizi attivi, pena lo spopolamento dei nostri paesi che, al contrario, dovrebbero offrire ogni servizio anche a chi si allontana dalla città per vivere con maggiore tranquillità. L’appello è rivolto non solo agli amministratori locali, ma anche e soprattutto a chi volendo razionalizzare, perde di vista il ruolo che determinati servizi rappresentano nelle nostre comunità.
Denis Scotti
Consigliere comunale Vignolo