Da un lato il Demanio militare afferma ufficialmente che ne vuole dismetterne il sedime e sta per avviare le pratiche, dall’altro la Provincia l’ha inserita nel suo Piano strategico: queste sono le due buone notizie che riguardano il rilancio della Strada dei Cannoni, percorso militare di montagna tra le valli Maira e Varaita e che scaturiscono dalla più recente riunione, tenutasi on line, fra i principali attuatori del progetto. All’incontro hanno partecipato il sindaco di Busca, Marco Gallo, il presidente della provincia Federico Borgna, il presidente dell’Unione Montana Valle Maira, Valerio Carsetti, il luogotenente Paolo Licheri del Demanio militare e diversi sindaci dei Comuni toccati dal tracciato.
“E’ stato un incontro positivo – dice il sindaco Gallo - verso l’obiettivo di valorizzare della Strada dei Cannoni. Nove comuni su dieci hanno deliberato una manifestazione di interesse all’acquisizione del sedime stradale. Il Comune di Busca ha fatto predisporre un ambizioso studio di fattibilità da presentare alla Provincia e alla Regione, con la possibilità di intervenire a lotti per la messa in sicurezza dei 42 chilometri. E’ necessario anche attuare una regolamentazione, su cui i tecnici delle due Unioni montane stanno ragionando”.
“Abbiamo inserito la Strada dei Cannoni nel Piano strategico provinciale – dice il presidente della Provincia, Borgna – perché il progetto di recupero complessivo è interessante e perché queste infrastrutture militari, oltre ad avere un grande valore sia dal punto di vista turistico-culturale, sia della riscoperta della storia del nostro territorio, sono uno straordinario strumento di promozione e valorizzazione delle nostre montagne”.
Il luogotenente Paolo Licheri ha illustrato la posizione del Demanio militare spiegando che esiste la ferma volontà della dismissione del sedime tramite un’apposita pratica al Ministero della Difesa, poiché non più strategico per l’esercito. Non appena le condizioni metereologiche lo permetteranno i tecnici del demanio procederanno al rilievo per avviare la dismissione.
I sindaci hanno ribadito l’intenzione di farsi carico della futura gestione, creando un soggetto giuridico, oppure siglando uno specifico accordo di programma.
“Puntiamo – precisa il pesidente dell’Unione Valle Maira, Carsetti - al turismo sostenibile, rispettoso dell’ambiente e la valorizzazione di una delle più belle strade bianche delle Alpi Occidentali potrà integrarsi con altri progetti collegabili con le altre vallate. Abbiano un gioiello da valorizzare, creando la ciclovia più alta d’Europa”.
Strada dei Cannoni, distanze fra Comuni
Busca
Distanza totale: km 12,60
Inizio tratto: km 0,00
Fine tratto: km12,85
Villar San Costanzo
Distanza totale: km 0,25
Melle
Distanza totale: km 1,65
Inizio tratto: km 12,85
Fine tratto: km 14,50
Roccabruna
Distanza totale: km 1,70
Inizio tratto: km 14,50
Fine tratto: km 16,20
Cartignano
Distanza totale: km 0,45
Inizio tratto: km 16,20
Fine tratto: km 16,65
San Damiano Macra
Distanza totale: km 6,80
Inizio primo tratto: km 16,65
Fine primo tratto: km 22,10
Inizio secondo tratto: km 27,40
Fine secondo tratto: km 28,75
Sampeyre
Distanza totale: km 5,30
Inizio tratto: km 22,10
Fine tratto: km 27,40
Macra
Distanza totale: km 2,85
Inizio tratto: km 28,75
Fine tratto: km 31,60
Stroppo
Distanza totale: km 3,65
Inizio tratto: km 31,60
Fine tratto: km 35,25
Elva
Distanza totale: km 7,05
Inizio tratto: km 35,25
Fine tratto: km 42,30
Storia
La costruzione di questa via di alta quota come strada militare risale ai primi del ‘700, ad opera di Carlo Emanuele III, come opera logistica.
Il primo intervento di manutenzione straordinaria risale al 1938, quando la Sezione del Genio di Cuneo ricevette l’ordine di adeguare la mulattiera esistente al transito motorizzato dalla Colletta di Busca al Colle della Bicocca. Inizialmente, l’orientamento fu di ridurre al minimo i costi, eseguendo soltanto scavi di sbancamento per allargare la strada, successivamente fu deciso di trasformare la strada in carrellabile “tipo C”. I lavori furono appaltati dall’impresa Sorge per un importo di 780.000 lire con l’impiego di manodopera militare ad integrazione di quella civile. Le lavorazioni terminarono nel 1941. Nel 2014 è stato asfaltato un tratto di due chilometri che mette in contatto le provinciali di Lemma e di Valmala (ora appartenente al territorio di Busca), creando un anello ideale, tra l’altro, per percorsi cicloturistici.