CUNEO - "La variante Omicron troverà non vaccinati che affolleranno le corsie: ma non è l'unico problema"

Le riflessioni della dottoressa Chiara Rivetti, segretaria regionale Anaao Assomed: "Sistema impreparato, si ripetono gli stessi errori di sempre"

Redazione 23/12/2021 11:39

Riceviamo e pubblichiamo.
 
Sarà per il cieco ottimismo che ci accompagna dall’inizio della pandemia, ma si ripetono gli stessi errori di sempre. In fondo, è pur vero a cantar sventura non si conquistano molte simpatie. E che l’ottimismo richiede meno sforzo ed investimenti. E che se tutti fossimo vaccinati, i ricoveri Covid sarebbero davvero pochi, a meno di varianti che bucano il vaccino e arrivano da paesi poveri e lontani. Ma quella sarebbe proprio una sventura cui non vogliamo neanche pensare, per carità. Comunque, il fatto è che siamo di nuovo in affanno. I medici con contratti Covid che hanno aiutato nelle prime ondate sono entrati in specialità, ed ora che si avvicina la quarta ondata molte corsie sono nuovamente sguarnite. Senza soldati, dura vincere le battaglie. Coinvolgeremo di nuovo medici non equipollenti? E questa volta, le Asl avranno organizzato per loro i corsi per gestire le insufficienze respiratorie, quadro perlomeno frequente nei pazienti Covid?
 
E per quando dovremo aspettare una circolare del DIRMEI che ci sospende i riposi, le ferie, i recuperi ore e magari i pensionamenti? In previsione della variante Omicron, che a breve sarà prevalente, dovremo tutelare al massimo i sanitari, o il rischio di malattie e quarantene ridurrà il personale in modo tale da non consentire l’adeguata gestione dei servizi. Ancora: i letti delle Rianimazioni dovrebbero essere 628 ma strutturali, invece strutturali non sono. Però questa è la cifra su cui calcolare la percentuale che ci lascia in zona bianca. Intanto, se i numeri si alzano, rischiamo di dover di nuovo prendere in prestito i letti alle sale operatorie o alle Rianimazioni specialistiche (es. UTIC cardiologica). Comunque, la sospensione (o rimodulazione, che è più elegante) degli interventi non urgenti, è già cosa fatta. I pazienti aspetteranno, fino a peggiorare e diventare finalmente urgenti.
 
Dei tamponi abbiamo detto: pochi quelli molecolari, con tempi di prenotazione e di refertazione che via via si allungano perché anche pochi sono i laboratori e poco il personale. E poi, fotograferanno la variante Omicron? Chissà. Ma la variante Omicron, se non la sequenziamo, non sapremo mai se c’è. Quindi il problema si potrebbe risolvere così.
 
I Sisp sono in affanno, grande grandissimo affanno. Ma intanto, i mezzi pubblici continuano ad essere affollati, e le FFp2 non sono obbligatorie e nelle classi non sono previsti strumenti di purificazione dell’aria, che invece sembrano avere pesanti evidenze di efficacia. Insomma, la variante Omicron troverà non vaccinati che purtroppo affolleranno le corsie. Ma troverà anche un sistema impreparato, seppur inguaribilmente ottimista.
 
Dr.ssa Chiara Rivetti
Segretaria Regionale Anaao Assomed Piemonte
 

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