Sabato 23 aprile, nella Sala “Falco” della Provincia di Cuneo, in tarda mattinata si è tenuto il convegno “La verità, vi prego, su Putin”, organizzato dall’associazione Radicali Cuneo “G.Donadei”. In apertura il saluto del segretario Filippo Blengino e la proiezione del video musicale “Hey hey rise up” firmato dai Pink Floyd e dal cantante ucraino Andriy Khlyvynyuk.
Nel corso del lungo convegno moderato da Marco Filippa (oltre due ore), sono intervenuti l’ex segretario del Partito Radicale Transnazionale Olivier Dupuis che, dal 1995 al 2003, ha osservato e messo in atto azioni politiche, anche attraverso il suo ruolo di europarlamentare, che rivolgevano estrema attenzione verso le derive russe rispetto alle Repubbliche transcaucasiche: il suo intervento, emozionalmente provato, è stato soprattutto un accorato allarme rispetto a quello che ha definito “fascismo putiniano”. È poi intervenuto il professor Valter Maria Coralluzzo del Dipartimento di Culture, Politica e Società dell’Università degli studi di Torino. Nel suo lunghissimo intervento ha esplorato, interrogandosi, “l’escalation putiniana e, in ultima analisi, l’assenza di una capacità di risposta politica anche al conflitto in corso”.
Successivamente, Massimiliano Di Pasquale fotogiornalista e saggista, tra i massimi esperti di Ucraina in Italia, ha analizzato, anche attraverso la storia ucraina, “le molteplici falsità che insidiano i nostri media e quindi la nostra capacità di analisi dei fatti”. Sia lui, che il successivo oratore, Mauro Voerzio, anch’egli saggista e analista delle guerre ibride, “ci hanno fornito - sottolineano gli organizzatori - esempi chiari di quanto il quadro delle informazioni, in particolar modo in Italia, siano offuscati da una presunta molteplicità di voci che invece nascondono l’eco della narrazione putiniana. A partire dalla definizione di questa guerra come “operazione speciale in Ucraina”, che sta svelandosi, sempre più palesemente, come un attacco all’Occidente e alle liberal democrazie, sostenute chiaramente dal pensiero del filosofo Aleksandr Gelʹevič Dugin e al contempo dalle derive culturali del Patriarca ortodosso Kirill, riassumibili nella formula di un Occidente visto come Impero del Male”.
La serie di interventi, quasi tutti collegati a distanza, è stata chiusa dal direttore del giornale Stradeonline Carmelo Palma, che ha riflettuto “sul ruolo storico e presente del pacifismo e dei pacifismi, quasi sempre complici inermi degli aggressori”. L’analisi ha inevitabilmente comportato l’elaborazione sulle differenze sostanziali con le metodologie nonviolente. La giornata si è conclusa, per la sua durata eccessiva, senza poter prevedere domande del pubblico in sala e/o con un secondo giro di interventi. È stato ipotizzato un secondo appuntamento per continuare ad analizzare gli avvenimenti in corso, con uno spirito critico - concludono i promotori dell’iniziativa - “lontano da quello dei talk televisivi, improntati sia a sintesi eccessive sia al gioco dello scontro, perfettamente inutile ad aiutare ad elaborare una valutazione dei fatti con scienza e coscienza”.