CUNEO - Latte, Bergesio (Lega): “Bene l’accordo di filiera sul prezzo, ma serve una lotta contro le pratiche sleali”

Il senatore cuneese invita il governo a monitorare il settore: “Decine di migliaia di produttori attendono risposte sugli importi non dovuti per le quote latte”

11/11/2021 15:17

 
“Una strategia per sostenere la zootecnia da latte italiana al fine di restituire al comparto una crescita duratura, anche attraverso l’introduzione nella filiera di una maggiore trasparenza che incentivi gli operatori a comportamenti più virtuosi”. Lo ha chiesto al ministro delle Politiche agricole, alimentari e forestali Stefano Patuanelli il senatore della Lega Giorgio Maria Bergesio, capogruppo della Lega in Commissione Agricoltura e primo firmatario dell’interrogazione n.3-02212 del 12 gennaio 2021, condivisa anche dai colleghi di partito Gianpaolo Vallardi, Rosellina Sbrana, Gian Franco Rufa e Cristian Zuliani.
 
Bergesio spiega: “La filiera lattiero-casearia vale oggi oltre 16 miliardi di euro e occupa più di 100.000 persone. Ma va monitorata e supportata. Tra il resto anche mettendo in atto azioni di contrasto alle pratiche sleali ai danni delle aziende fornitrici di latte. La crisi degli allevamenti italiani, emersa in tutta la sua gravità nella fase di contenimento dell'emergenza epidemiologica, rischia di essere irrecuperabile, anche a seguito del crollo del prezzo del latte alla stalla per il 2021”.
 
“A tutela della zootecnia il governo ha espresso una chiara posizione con due strategie - ha risposto il ministero dell’Agricoltura -. Per la “liquidità” delle imprese, si è attivato affinché fosse approvata una disciplina organica sulle pratiche commerciali negli scambi della filiera agroalimentare. Inoltre, il Dipartimento dell’Ispettorato centrale della tutela della qualità e della repressione frodi agroalimentari (ICQRF), è stato designato quale autorità nazionale deputata all’attività di accertamento delle violazioni. In secondo luogo, sono state adottate specifiche misure di sostegno finanziario al settore con oltre 26 milioni di euro per la filiera dell’allevamento delle vacche da latte. Ed è stata accolta la richiesta di un accordo di filiera per garantire un adeguato prezzo ai produttori e quella sulla necessità di istituzionalizzare un Tavolo lattiero caseario strutturale”.
 
“Bene l’attenzione del ministero su questo settore così importante per il nostro Paese, ma le scelte del governo vanno messe in atto con tempi molto stretti. Vorremmo capire quali tra le indicazioni date da questa Commissione saranno riprese dal governo per combattere le pratiche sleali”, replica il senatore Bergesio che sul tema delle quote latte sollecita: “Molti allevatori anche giovani si ritrovano in una situazione di difficoltà, anche perché nel frattempo c’è stata la sentenza dell’Ue sui conteggi errati, sentenza confermata anche dal Consiglio di Stato. Decine di migliaia di produttori attendono risposte in merito alla revisione dei conteggi relativi agli ingenti importi richiesti nel corso degli anni, che potrebbero essere in tutto o in parte non dovuti, e nel frattempo non prendono la Pac ed hanno ricevuto queste cartelle importanti. Occorre individuare giuste soluzioni magari attraverso una formula di rateizzazione lunga nel tempo o una moratoria per poter definire nel frattempo questo annoso contenzioso”.
 
Bergesio aggiunge: “Passo avanti nella direzione da noi auspicata è poi la firma, oggi, del protocollo d’intesa fra le organizzazioni agricole, le cooperative, l’industria e la grande distribuzione per la salvaguardia degli allevamenti italiani. Con l’accordo di filiera gli allevatori potranno raggiungere il prezzo di 41 centesimi al litro, Iva esclusa. Il “premio emergenza stalle” introdotto dall’intesa è di 3 centesimi al litro. Ed un altro eventuale centesimo sarà integrato dall’industria di trasformazione o dalle cooperative nel caso non si raggiunga la soglia massima dei 41 centesimi”. Infine: “Bene l’istituzione di un Tavolo strutturale sul Latte che renderà permanente il dialogo e dovrà coinvolgere tutti gli allevatori indipendentemente da quale tipologia di latte venga prodotta!”.

c.s.

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