CUNEO - Lavoratori stagionali, Coldiretti Cuneo: "Grave ritardo sul decreto flussi"

I vertici provinciali dell'associazione hanno chiesto un incontro urgente con il Prefetto in vista delle campagne di raccolta 2022

28/04/2022 17:01

Alla luce del mancato nulla osta dallo Sportello Unico per il Decreto Flussi, che regola l’arrivo di manodopera extracomunitaria nel nostro Paese, Coldiretti Cuneo ha chiesto un incontro urgente con il Prefetto di Cuneo.
 
“È essenziale recuperare il tempo perso con gli adempimenti burocratici, tra Sportello Unico per l’Immigrazione, Questura e Ispettorato territoriale del Lavoro, per far sì che i lavoratori extracomunitari possano entrare rapidamente nella disponibilità delle aziende agricole. Tra pochi giorni inizierà la raccolta dei piccoli frutti, subito dopo quella delle ciliegie, ma finora restano senza risposta le centinaia di domande dei datori con data presunta di inizio lavoro al 1° aprile. Al Prefetto chiederemo se ha previsione dello sblocco della piattaforma nazionale che impedisce la finalizzazione del lavoro da parte delle Prefetture” dichiara Roberto Moncalvo, Delegato Confederale di Coldiretti Cuneo.
 
Il Decreto Flussi, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 17 gennaio 2022, offre la possibilità di ingresso in Italia per motivi di lavoro subordinato stagionale e non stagionale o di lavoro autonomo ad un numero massimo di 69.700 lavoratori extracomunitari, di cui una buona parte impegnata in agricoltura. Nella Granda – evidenzia Coldiretti Cuneo – è autorizzato l’ingresso di 1.450 stagionali extracomunitari, provenienti prevalentemente da Albania, Macedonia, India e Senegal.
 
“Nelle campagne della Granda, nonostante la crescita di interesse tra gli italiani, resta fondamentale il contributo dei lavoratori stranieri al successo dell’agroalimentare Made in Cuneo nel mondo, dall’orticoltura alla frutticoltura fino alla viticoltura. Ora, con la piena ripresa delle attività agricole, si sta accentuando la mancanza di lavoratori necessari nelle campagne in un momento storico in cui, con la guerra, si è aperto uno scenario di incertezza e speculazioni che spinge la corsa dei singoli Stati ai beni essenziali come l’energia e il cibo” dichiara il Direttore di Coldiretti Cuneo Fabiano Porcu.
 
Un prodotto agricolo su quattro viene raccolto in Italia da mani straniere con 358.000 lavoratori provenienti da ben 164 Paesi diversi che hanno trovato regolarmente occupazione in agricoltura, fornendo più del 29% del totale delle giornate di lavoro necessarie al settore, secondo il Dossier di Idos al quale ha collaborato Coldiretti.
 

c.s.

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