Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa di Astra Cuneo.
Il caos sulle autostrade liguri, complici il caldo, i timidi risvegli vacanzieri e gli effetti negativi sull’economia post-Covid 19, rendono l’atmosfera incandescente nel quadrante nord ovest dell’economia italiana. “Il mio telefono sta esplodendo - dichiara il presidente di Astra Cuneo Diego Pasero - a causa delle telefonate che sto ricevendo dai colleghi delle ditte associate. Autisti sull’orlo di una crisi di nervi, committenti inferociti per il ritardo delle prese o delle consegne della merce, tempi di guida e di riposo impossibili da rispettare, trasporti eccezionali prenotati secondo le procedure stabilite e annullati poche ore prima, costi delle imprese che corrono e impossibilità di fatturare”.
La situazione di blocco si configura come perfetta rappresentazione del sistema Italia, un intreccio inestricabile di responsabilità diverse e non sanzionabili, dove ci si chiede come si faccia a spiegare razionalmente la ragione per cui non si sono fatti i controlli sulle gallerie nei due mesi e mezzo del lockdown a traffico ridottissimo, quando contemporaneamente si lavorava a terminare il Ponte Morandi. “Comprendiamo le esigenze di messa in sicurezza – continua Pasero - tuttavia la gestione di questi controlli sulle gallerie stanno ottenendo risultati opposti, creando situazioni su strada altamente pericolose. Chiediamo al ministro De Micheli di agire in modo straordinario pianificando con il gestore la soluzione di tale disastro”.
“Nel frattempo - conclude Pasero - come categoria richiediamo al fine di compensare le perdite economiche subite, lo storno del pagamento dei pedaggi autostradali su tutta la rete autostradale ligure e sulle autostrade di collegamento, l’emanazione di direttive agli organi di controllo su strada per evitare sanzioni ai conducenti impossibilitati al rispetto dei tempi di guida e di riposo e l’adeguamento dello stanziamento per il ristoro del crollo del Ponte Morandi”.