L’andamento climatico anomalo anche quest’anno inizia a far sentire i suoi effetti sull’agricoltura cuneese andando ad appesantire una situazione già tutt’altro che semplice a causa dell’emergenza sanitaria in atto. L’improvviso calo delle temperature di questi giorni, giunto dopo un periodo prolungato di valori miti e decisamente sopra la media, ha provocato i primi danni, in particolare, ai frutteti in fiore delle varietà più precoci. I tecnici di Confagricoltura Cuneo sono costantemente in contatto con le aziende per monitorare soprattutto gli effetti delle gelate notturne.
“Al momento registriamo danni che paiono contenuti nelle aziende dotate di sistemi antigelo, mentre sono decisamente più marcati nelle imprese che ancora non dispongono di questi sistemi di difesa – sottolinea Marco Bruna, responsabile della Confagricoltura zona Saluzzo e Savigliano -. È presto per capire quanto le recenti gelate, avvenute a macchia di leopardo, andranno ad incidere sulle produzioni, ma temiamo comunque dei cali. Le colture più colpite da questa ondata di freddo primaverile sono soprattutto albicocche, nettarine, susine e mele”.
Le bizze del meteo si aggiungono così all’incertezza del periodo con le aziende del comparto che si aspettano dalle istituzioni azioni più incisive per il contrasto alla cimice asiatica e misure utili per il prossimo indispensabile reperimento di manodopera da impiegare nelle operazioni di raccolta.
Su questo fronte positivo è il provvedimento del Dipartimento della Pubblica Sicurezza – Direzione Centrale dell’Immigrazione e della Polizia delle Frontiere del Ministero dell’Interno, che con una circolare del 21 marzo ha confermato che tutti i permessi di soggiorno in scadenza nel periodo tra il 31 gennaio e il 15 aprile 2020 vengono prorogati di validità fino al 15 giugno 2020, dando la possibilità ai titolari di effettuare la domanda di rinnovo dopo tale data.
Soddisfatta la Confagricoltura, che aveva più volte sollecitato questa misura. Il provvedimento, arriva in un momento cruciale per l’agricoltura, con settori cardine, come quello orticolo e frutticolo, che rischiano di rimanere completamente bloccati a causa della carenza di manodopera. Molti operatori stagionali, infatti, hanno fatto rientro nei loro Paesi d’origine ed altri che sono disponibili a venire – anche perché in possesso di contratti già firmati con le aziende – non riescono ad arrivare perché trovano difficoltà ad attraversare determinati Paesi. Da qui la richiesta di Confagricoltura all’Unione europea di creare una sorta di “corridoi” per permettere la mobilità all’interno della Ue di questi lavoratori. È altresì necessario, per l’organizzazione degli imprenditori agricoli, allargare e rendere più flessibili tutti gli strumenti per reclutare nuova manodopera, come i voucher, e avviare in tempi rapidi l’iter per la definizione di un nuovo decreto flussi che consenta al settore agricolo di impiegare lavoratori non comunitari.
“Nonostante le innumerevoli difficoltà le imprese agricole continuano a lavorare senza sosta – ribadisce Roberto Abellonio, direttore di Confagricoltura Cuneo –. A loro va il supporto degli addetti e dei collaboratori della nostra associazione che sono impegnati ogni giorno per consentire l’operatività delle filiere agricole, informando in particolare le aziende su tutte le novità normative che si susseguono in questo periodo, anche attraverso un aggiornamento costante dei nostri canali social e del sito internet”.