CUNEO - Le carceri di Cuneo e Alba sono sovraffollate: 'Servono lavori urgenti'

Il Garante regionale dei detenuti ha illustrato il dossier delle criticità strutturali e logistiche delle case circondariali della Granda

30/01/2020 21:02

 
È stato presentato nel pomeriggio di oggi, giovedì 30 gennaio, nella Sala Giolitti della Provincia di Cuneo, il dossier delle criticità strutturali e logistiche relativo alle carceri piemontesi, con particolare attenzione per le quattro strutture della Granda (Cuneo, Saluzzo, Fossano e Alba).  Se il totale della popolazione carceraria, equivalente a 754 detenuti su 1.171 posti disponibili, farebbe apparentemente pensare a una situazione nella norma, il lavoro contenuto nella quarta edizione del dossier racconta un’altra storia.
 
Lo scorso martedì 24 dicembre, giorno al quale sono aggiornati i dati forniti sulle quattro strutture di detenzione cuneesi, sia il ‘Cerialdo’ di Cuneo che il ‘Giuseppe Montalto’ di Alba erano in una situazione di sovraffollamento. Se il capoluogo ospitava 302 detenuti su 288 posti disponibili, sforando del 4,8% il suo massimo, quella Albese conteneva 45 persone su 33 posti, straboccando di oltre il 36,3%. Dall’epidemia di legionellosi del 2016 il padiglione principale della struttura necessita di una ristrutturazione, ma ad oggi non è ancora stato avviato l’iter per la gara di appalto dei lavori necessari.
 
“Un altro intervento urgente riguarda l’adeguamento funzionale di una palazzina per ospitare la ‘Casa Lavoro’ per gli internati - spiega il Garante dei Detenuti piemontesi, Roberto Mellano -. C’è necessità di manutenzione anche per il vecchio padiglione inutilizzato, che sta ulteriormente degradando: i quattro milioni e mezzo finora stanziati rischiano di non essere sufficienti”.
 
Nel carcere del capoluogo, il Garante ha individuato una criticità nella ristrutturazione e rifunzionalizzazione del padiglione ‘ex giudiziario’, chiuso da circa 10 anni. “Sono necessari interventi agli impianti idraulici ed elettici e ai serramenti - continua Mellano -. Inoltre attendiamo il completamento della ristrutturazione del padiglione ‘Cerialdo’, attualmente utilizzato per due dei quattro piani esistenti per i detenuti in regime di 41 bis”. “Nella struttura ci sono spazi dimenticati che potrebbero essere utilizzati per attività di lavoro e svago, ma serve una visione diversa”, spiega il garante del Comune, Mario Tretola.
 
Rosanna Degiovanni, è la garante dei detenuti di Fossano, il suo mandato finirà nei prossimi giorni: “Nella Casa di reclusione a custodia attenuata tutte le stanze hanno gli standard richiesti, in camera ci sono doccia e acqua calda, un carcere modello da questo punto di vista. Ciò che non funziona sono le opportunità di lavoro e i corsi all’interno, per fare realmente un percorso con qualche strumento in più. Se non diamo a chi esce opportunità di prepararsi al mondo esterno tornerà a delinquere”.
 
“Se aumentiamo rancore e frustrazione facciamo un danno alla società” le fa eco Paolo Allemano, ex consigliere regionale e garante dei detenuti di Saluzzo. “Chi è ammesso alle pene rieducative ha un tasso di recidiva del 19% - spiega ancora Tretola, proponendo una via diversa -, mentre chi sta in carcere del 70%, se questo fosse un’azienda fallirebbe”.
 
“Anche il 'Rodolfo Morandi', casa di reclusione ad alta sicurezza di Saluzzo, dovrà adeguarsi a interventi di recupero e rifunzionalizzazione logistica degli spazi dedicati alla formazione e alla produzione interna al carcere - spiegano i relatori -, oltreché  con lavori nei locali cucina presenti nel padiglione vecchio: si tratta di interventi strutturali resi necessari dal passaggio al regime di alta sicurezza”.
 
All’incontro era presente anche Federico Borgna. “La modalità con cui si affronta il tema carcere qualifica la società - ha detto il presidente della Provincia di Cuneo - Ringrazio i garanti dei detenuti, figure essenziali di contatto tra tutti i soggetti che compongono la galassia carcere e il cui ruolo, purtroppo, non viene mai abbastanza riconosciuto dall'opinione pubblica”.

Samuele Mattio

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