Si parlerà anche delle condizioni delle strutture della “Est-Ovest” nel prossimo Consiglio comunale di Cuneo, in programma tra lunedì 26 e martedì 27 aprile. Il tema è proposto in un’interrogazione firmata dai consiglieri del Movimento 5 Stelle Silvia Cina e Manuele Isoardi, che già in passato avevano richiamato l’attenzione sull’argomento e che richiederanno informazioni sul monitoraggio di strutture e viadotti.
Scrivono i due esponenti pentastellati: “Abbiamo appreso favorevolmente il fatto che il permesso di costruire, necessario per la realizzazione delle difese spondali e delle pile del viadotto Stura, sia stato recentemente rilasciato dal Comune di Cuneo, confidando quindi che l’Anas possa finalmente realizzare al più presto le opere progettate di ingegneria idraulica per la definitiva messa in sicurezza dei piloni”. Secondo quanto riportato nell’interrogazione, però, l’Anas non ha finora rilasciato i programmi delle ispezioni programmate ed effettuate sulla struttura, né ha rilasciato copia del certificato di collaudo: “Sebbene, in qualità di coofinanziatore, il Comune ne avrebbe pienamente diritto”, spiegano Cina e Isoardi.
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Il primo aprile - proseguono i due consiglieri -
abbiamo appreso con preoccupazione che i Vigili del Fuoco erano intervenuti, su chiamata della Polizia locale, nei pressi di un pilone del viadotto della Pace (lato Gesso, ndr) in quanto una persona a passeggio per i sentieri del Parco aveva notato un evidente, anche se localizzato, distacco di calcestruzzo dal pilone numero tre, con ferri scoperti fortemente corrosi, e che il successivo intervento dell’Anas abbia fortunatamente rassicurato circa la non pericolosità della situazione e su un proprio tempestivo intervento per la risoluzione dell’inconveniente”.
Pur consapevoli che la gestione formale dell’arteria sia, come già sottolineato, di competenza dell’Anas, Cina e Isoardi si rivolgeranno quindi a Sindaco e Giunta per sapere - si legge nell’interrogazione - “Se hanno ‘a cuore’, in qualità di amministratori locali, la sicurezza dei cittadini e del traffico che si svolge lungo la Est-Ovest o se intendano trincerarsi dietro il mero formalismo delle competenze per un’opera che sarebbe da ritenere parte integrante della vita quotidiana di ogni cuneese e non solo, fatto che di per sé solo legittimerebbe il Comune ad una partecipazione attiva alla gestione dell’arteria almeno negli aspetti di controllo e monitoraggio”. Nel secondo quesito i due firmatari chiederanno inoltre, citando il rilevamento di altri ferri scoperti anche sul pilone numero uno dei viadotto della Pace, “Se, nonostante i ripetuti contatti avuti con Anas, tutti infruttuosi in base a quanto risposto alle interrogazioni precedenti, intendano insistere in modo incisivo affinché si possa ottenere evidenza dei controlli strutturali e di manutenzione programmata predisposti ed effettuati, per scongiurare sin d’ora ulteriori e ben più gravi sorprese insidiose di degrado, soprattutto quelle invisibili nei cavi di precompressione e nelle travi dei ponti”.