L’Istat ha pubblicato i dati provvisori sull’andamento dell’economia italiana nel IV trimestre del 2023, evidenziando una crescita del PIL dello 0.7% pressoché in linea con le stime del Governo.
Un quadro tutto sommato positivo che fa però i conti, a livello locale, con i dati sulla natimortalità delle imprese in provincia di Cuneo pubblicati dalla CCIAA che denotano una situazione di lieve rallentamento con un saldo negativo a fine anno di 65 unità, corrispondente a un tasso di crescita del -0,10% (-0,20% nel 2022 e +0,40% nel 2021). “Volendo focalizzare l’attenzione sui settori di competenza, - osserva Confcommercio Cuneo - se l’andamento negativo del comparto commercio tradizionale è oramai consolidato - il numero delle imprese del settore in provincia di Cuneo ha trend negativo da decenni - il settore della ristorazione ha negli anni resistito, subendo in ultimo un tracollo strutturale post pandemia che fatica a riprendersi”.
Dalle elaborazioni Infocamere su dati Registro Imprese, scopriamo che il turn over imprenditoriale nei servizi di ristorazione resta elevato, negativo il saldo tra le imprese iscritte e cessate per l’anno 2023. Il saldo a livello provinciale è infatti pari a -93 unità (iscritti 123; cessati 216) sensibilmente migliore rispetto al dato regionale pari a -842 unità (iscritti 839; cessati 1681).
La Fipe, Federazione Italiana Pubblici Esercizi aderente a Confcommercio, evidenzia a livello nazionale che il tessuto imprenditorialmente più vivace e più fragile continua ad essere quello della ditta individuale: “Tali imprese non sono più la maggioranza relativa mentre lo diventano le società di capitale. Siamo davanti ad un comparto più strutturato dove la presenza di imprese con più unità locali e di medie dimensioni è significativo”.
“Lo stesso fenomeno di transizione demografica d’impresa si sta lentamente verificando anche in provincia nel settore del food - evidenzia Luca Chiapella, presidente Confcommercio Imprese per l’Italia della provincia di Cuneo - dove diminuisce il numero delle imprese, ma continua a rafforzarsi la struttura del tessuto imprenditoriale: calano numericamente le imprese individuali mentre aumentano le società di capitali”.
La situazione, in linea col trend consolidato degli ultimi anni in tutti i settori economici, può leggersi anche come spunto del rafforzamento qualitativo del settore della ristorazione in provincia: “Meno aziende ma più “forti” - conclude Confcommercio - sia economicamente che dal punto di vista della qualità del servizio offerto. In conclusione, la rete dei pubblici esercizi conferma, nonostante le difficoltà del momento, la sua ampia ed articolata presenza sull’intero territorio provinciale”.