Riceviamo e pubblichiamo.
La nostra provincia ha un potenziale di sviluppo straordinario, che non possiamo permetterci di mettere a rischio per via delle promesse non mantenute sul problema delle infrastrutture. Un sistema infrastrutturale adeguato infatti garantisce competitività per le aziende e benessere per tutti i cittadini e, su questo tema, la provincia di Cuneo ha bisogno di un cambio di passo reale per non rischiare di rimanere indietro rispetto alle sfide della modernità. Senza interventi concreti sarebbero i cittadini e le imprese a farne le spese, rallentando lo sviluppo e riducendo le opportunità di investimento e occupazione.
Il nostro tessuto economico, la cui ossatura produttiva è composta in larga parte da piccole e medie imprese che competono sui mercati nazionali e internazionali, inizia a soffrire a causa di questo sistema infrastrutturale inadeguato.
Lo sviluppo della linea ferroviaria Cuneo-Ventimiglia-Nizza rimane bloccato, il Tunnel di Tenda è ostaggio della burocrazia, l’autostrada Asti-Cuneo è una vicenda infinita che rischia di compromettere la competitività del territorio, i lavori sulla Torino-Savona costringono i cittadini a tempi di percorrenza inaccettabili. La linea ferroviaria Cuneo-Torino continua a essere caratterizzata da disservizi e mezzi obsoleti, con pendolari e studenti costretti a ritardi ormai all’ordine del giorno. La provincia di Cuneo non può restare isolata a causa di anni di scelte politiche inefficaci, perché senza infrastrutture non c’è crescita e senza crescita non c’è futuro.
Potenziare i trasporti pubblici locali e migliorare l’efficienza delle reti autostradali ferroviarie avrebbe indubbi vantaggi per tutti. Agevolerebbe il tessuto produttivo e migliorerebbe la qualità dell’aria per i cittadini, con un minor impatto economico per gli spostamenti e opportunità di lavoro per le nuove generazioni. Efficienza e sostenibilità possono, anzi devono, coesistere: servono procedure burocratiche snelle, investimenti certi e una gestione trasparente delle risorse.
La nostra provincia non può rischiare di perdere i suoi primati di competitività. Per continuare a svilupparsi e crescere ha rapidamente bisogno di infrastrutture moderne e innovative, ma forse servirebbe prima qualcosa che ormai manca da tempo: una classe politica seria che abbandoni slogan vuoti e inaugurazioni fatte solo a favore di telecamere, per concentrarsi sulle reali necessità del territorio, con una visione di lungo periodo che non si limiti a soluzioni temporanee, ma che costruisca una strategia politica concreta e lungimirante.