Infrastrutture e mobilità sono state al centro dell’incontro che si è svolto mercoledì 4 maggio al Centro Incontri della Provincia di Cuneo. L’evento è stato promosso dai due enti su sollecitazione di Comuni, associazioni di categoria, sindacati e imprese, con specifico riferimento alle criticità infrastrutturali dell’area saluzzese e saviglianese.
Il confronto ha consentito di dar voce a chi vive quotidianamente i problemi di gestione del trasporto delle merci per tante imprese che operano ai piedi del Monviso, facilitando il dialogo con gli attori locali e, soprattutto, con le istituzioni territoriali e nazionali cui compete la programmazione e la realizzazione delle opere: Regione Piemonte (assessorato Trasporti, Infrastrutture, Opere Pubbliche) e Rfi (Rete ferroviaria italiana)
Si è parlato soprattutto di trasporto ferroviario, dell’opportunità di riattivare le linee sospese, del cronico deficit infrastrutturale della nostra provincia, della necessità di operare una svolta nell’ambito della logistica e dei trasporti, della sostenibilità ambientale con nuove piattaforme intermodali, per facilitare lo spostamento delle merci e lo sviluppo delle aziende del nostro territorio. Una provincia che esporta più di 9 miliardi di euro di merci ha bisogno di un cambio di passo dal punto di vista dell’offerta di logistica e infrastrutture da mettere a disposizione del sistema produttivo.
I lavori sono stati aperti dal presidente della Provincia di Cuneo Federico Borgna il quale ha sottolineato come “quello infrastrutturale sia un gap pesantissimo per il nostro tessuto produttivo, un fardello sempre più difficile da sostenere in questi anni caratterizzati da una situazione di grande incertezza. Dobbiamo lavorare tutti insieme, remando nella stessa direzione, per invertire la tendenza. Giornate come questa, di ascolto, di input e di confronto sono un ottimo punto di partenza per progettare insieme il futuro e raccogliere idee da trasformare prima in finanziamenti e poi in cantieri”.
Per il presidente della Camera di commercio Mauro Gola quello delle infrastrutture è il tema su cui occorre lavorare maggiormente insieme, pubblico e privato, per colmare un ritardo che frena la crescita economica del nostro territorio. In questa ottica lo scorso 29 novembre la Consulta delle associazioni datoriali, organo fortemente voluto dalla Camera di commercio, consegnò ai rappresentanti di Regione Piemonte e Provincia un documento di sintesi dello stato dell’arte delle opere necessarie al territorio, approfondendo l’analisi del sistema infrastrutturale e individuando un ordine di priorità, con le azioni ritenute necessarie o possibili.
“E’ necessaria una cura del ferro da realizzare attraverso il trasferimento della più grande quantità possibile di traffico merci dalla gomma alla rotaia, dalle strade urbane e dalle autostrade alla ferrovia – ha affermato Gola -. Ce lo chiedono il sistema produttivo e gli obiettivi di sostenibilità ambientale fissati dall’Unione Europea per l’anno 2030. Dobbiamo colmare questo ritardo anche in un’ottica sociale perché studi recenti dimostrano che, nelle aree dove ci sono più infrastrutture, c’è una migliore redistribuzione del reddito”.
Gli interventi del sindaco di Saluzzo, Mauro Calderoni, tra i principali promotori dell’incontro, di Ugo Sturlese, consigliere comunale di Cuneo da sempre attento ai temi del trasporto e della mobilità e di Davide Masera, segretario generale Cgil. Cuneo che ha parlato a nome dei sindacati, hanno fornito importanti spunti di riflessione. Così come per gli interventi di Alberto Giaccardi, segretario di Fai e Guido Rossi, segretario di Astra Cuneo che hanno evidenziato le difficoltà con cui si scontrano quotidianamente gli autotrasportatori augurandosi una crescita sia dei volumi di trasporto su gomma che su ferro, sinonimo di un’economia che cresce. Contributi anche da Enrico Allasia, presidente di Confagricoltura, che ha evidenziato le difficoltà vissute dai produttori frutticoli a causa dell’intasamento della tratta Savigliano-Saluzzo e da Luca Chiapella, presidente di Confcommercio, che ha affrontato temi legati alla creazione di un polo logistico. Silvio Allamandi del gruppo Sedamyl, primaria azienda che utilizza il trasporto su ferro per raggiungere i mercati del mondo, ha chiesto in modo diretto alla politica e a Rfi di procedere all’elettrificazione delle linee e al passaggio dalla classe C alla classe D delle tratte in modo da rispondere alle esigenze di trasporto delle imprese.
Ezio Elia, responsabile del Settore Pianificazione e Programmazione trasporti e infrastrutture della Regione Piemonte, intervenuto in rappresentanza dell’assessore Marco Gabusi, ha parlato di convergenza su temi di importanza strategica evidenziando la ricchezza del patrimonio ferroviario piemontese, una rete “unica” in Italia, un patrimonio purtroppo sottoutilizzato e da valorizzare in un’ottica di integrazione per raggiungere una intermodalità di prossimità. Nelle prossime settimane la Regione convocherà i Tavoli di Quadrante per raccogliere ulteriori suggestioni provenienti dal territorio. “La Regione potrà contare su un tavolo permanente come quello odierno per procedere nella programmazione partendo da istanze, idee e necessità condivise dal territorio”.
Rilevante il contributo di Michele Rabino, responsabile commerciale Nord Ovest di Rfi che, evidenziando i dati attuali del trasporto merci su rotaia in Piemonte (il 9% del traffico su ferro italiano) e nel Cuneese, ha indicato l’iter da seguire per realizzare le progettualità e far convergere le azioni verso l’obiettivo di inserire nei programmi finanziati le opere di interesse. “Per Rfi è molto importante poter ascoltare il territorio e conoscerne le richieste, così da programmare gli investimenti”. In chiusura Borgna ha sottolineato l’importanza dell’incontro e la necessità di dare un seguito all’iniziativa con un nuovo confronto tra alcune settimane con gli esponenti delle istituzioni e i rappresentanti della Consulta delle associazioni datoriali, sindacati e imprese per fare il punto della situazione.