“Più donne nei Cda e nelle posizioni apicali”: questo il titolo del seminario informativo che si è tenuto oggi pomeriggio, martedì 5 giugno, presso la Sala Giolitti del palazzo della Provincia di Cuneo. Si è trattato della “tappa” cuneese di un ciclo di incontri promossi fin dal 2013 per la sensibilizzazione e la promozione dell'equa rappresentanza di genere negli ambiti decisionali. Un obiettivo introdotto dalla legge Golfo-Mosca del luglio del 2011, con l'obbligo del progressivo raggiungimento della quota del 33% della rappresentanza femminile nei Consigli di Amministrazione e nei Collegi Sindacali delle aziende pubbliche e private quotate in Borsa.
Le azioni in corso riguardano l'avvio dell'informatizzazione della banca dati volta a creare un “canale privilegiato” di visibilità per donne con alta formazione e/o esperienze professionali qualificate. Il progetto “Più donne nei Cda e nelle posizioni apicali”, promosso dal Tavolo di lavoro costituito nel 2013 presso la Regione Piemonte dalla presidente della Commissione alle Pari Opportunità Maria Peano, farà partire in autunno a Torino un percorso formativo (tre incontri da 4 ore l'uno), un tavolo al quale saranno invitate tutte le donne interessate a far parte della banca dati e rafforzare le proprie competenze. Tre le “macro aree” che verranno trattate: welfare aziendale, lettura del bilancio e “impresa 4.0”. Il Tavolo, poi, si occuperà di promuovere attraverso un preciso piano di comunicazione le proprie iniziative.
La già citata legge Golfo-Mosca ha già prodotto risultati tangibili a livello nazionale: i numeri più recenti, riferiti al febbraio 2017, fanno registrare dati vicini al 33% (31,6 %, si era partiti dal 6,9 %) posto come obiettivo (anche se le percentuali si abbassano all'11% nei ruoli apicali). “La legge Golfo-Mosca è importante, ma ha un vincolo decennale e questo rappresenta un limite: sarà importante andare a consolidare i risultati raggiunti grazie a questa norma. Questo è l'obiettivo del nostro tavolo”, ha spiegato in apertura dell'incontro la stessa Maria Peano. “La presenza di donne nei Cda non è solamente un aspetto formale, ma rafforza il valore del confronto negli ambienti decisionali”, ha spiegato Federico Borgna, che da presidente della Provincia ha fatto “gli onori di casa”, seguito dall'assessore alle Pari Opportunità del comune di Cuneo Cristina Clerico. “E' vero, i risultati raggiunti con la Golfo-Mosca sono significativi, ma restano delle disparità: prima di tutto quella salariale. Serve un cambiamento di cultura”, ha commentato Daniela Contin, consigliera di Parità della Provincia di Cuneo.
“Le pari opportunità devono essere un problema di tutti, non solo delle donne: solo quando sarà così potremo dire di avere raggiunto il nostro obiettivo”, ha spiegato Paola Berzano, vice presidente della Commissione regionale Pari Opportunità, che ha poi illustrato i dati relativi ai risultati della Golfo-Mosca: le donne entrate nei Cda hanno abbassato l'età media degli stessi e sono in genere meno legate alle famiglie degli azionisti di maggioranza. A livello regionale, la presenza di donne negli organi collegiali si attesta al 28,4%, ma il trend è in costante aumento. Nelle società a partecipazione diretta della Regione la presenza di donne raggiunge il 25,5%, in quelle a partecipazione diretta delle provincie il dato si abbassa al 18,31%. Secondo una più recente indagine condotta a inizio 2018 dal Cerved, “Donne al vertice delle società italiane”, nel 2017 la presenza di donne nel board delle società quotate in Borsa ha superato per la prima volta il terzo del totale dei componenti. “Dati confortanti, ma non dobbiamo abbassare la guardia. Bisogna cercare in tutti i modi di reiterare la legge Golfo-Mosca, o comunque di adottare provvedimenti analoghi”, ha commentato Paola Berzano.
Consolidare questi risultati, come detto, è l'obiettivo primario del Tavolo di lavoro “Più donne nei Cda e nelle posizioni apicali”, organo che si pone – per usare le parole di Paola Berzano – da “facilitatore per accompagnare le donne negli ambienti decisionali”. In questo senso, la Banca Dati informatizzata consultabile dalle società, che ad oggi conta circa 200 iscritte, dovrebbe essere pronta entro fine anno. “Non è solo una questione di parità, ma anche di opportunità, è importante portare visioni e qualità diverse negli ambienti decisionali”, ha concluso la vice presidente della Commissione Regionale Pari Opportunità.