Servirà attendere il prossimo 1° luglio per la riapertura delle piscine coperte. È quanto stabilito dal
nuovo decreto varato dal Governo, che ha previsto graduale riaperture ed allentamenti delle restrizioni anti Covid. Per le piscine al chiuso, però, ancora oltre un mese di attese. Una decisione che ha provocato la dura reazione dei lavoratori e delle associazioni del settore. “
Abbiamo finito le parole, non possiamo più usare la logica contro una discriminazione costante che sta facendo morire centinaia di realtà sportive e sociali senza una ratio seria, credibile e provata”: la presa di posizione è quella di
Gianluca Albonico, presidente della Federazione Italiana Nuoto del Piemonte, in un
comunicato stampa apparso sul sito internet della federazione.
Le piscine coperte - commenta Albonico - riapriranno “dietro a tutti, 37 giorni dopo le palestre, i parchi tematici, i ristoranti e i 500 spettatori dei palazzetti al chiuso. Badate bene, sono gli stessi che nelle linee guida di aprile si sentono in dovere di specificare che in piscina non si deve fare la pipì (norma del 1940)”. “Sono gli stessi - prosegue il presidente FIN Piemonte riferendosi a Governo e CTS - che con convinzione la scorsa estate decantavano le docce saponate obbligatorie e quest’anno ne vietano l’utilizzo; sono gli stessi che vietano l’utilizzo dei phon ma consentono di portarli da casa in barba a tutte le norme di sicurezza e soprattutto per quale motivo? In un supermercato prendo il carrello e tocco tutti i prodotti, faccio benzina utilizzando il bancomat e la pistola di rifornimento, ma il pulsante del phon no! E poi in piscina bisogna prenotare obbligatoriamente: in quali altri posti? Sono sempre gli stessi che in palestra richiedono per i corsi 5 metri quadrati per persona ed in piscina 7. Sono gli stessi, miopi, che non capiscono che aprire le vasche coperte ci porta ad una distribuzione migliore degli utenti con distanziamenti ancora maggiori, che le vasche coperte sono funzionali a quelle scoperte soprattutto nel nord Italia. Sono gli stessi che non sanno che le piscine hanno i ricircoli di aria più performanti di tutti gli impianti sportivi”.
“Intanto - conclude Albonico - applaudiamo la sottosegretaria allo sport Valentina Vezzali che ha firmato il provvedimento per aumentare gli spettatori dei playoff del basket, ma le piscine no, non sono così importanti. Le parole sono finite, la logica pure”.