Un nuovo appello da parte del sindaco di Chiusa Pesio Claudio Baudino, che chiede il ritorno alla piena operatività dell’Ufficio Postale del paese. Un appello che segue i solleciti degli scorsi mesi: già a settembre e a ottobre il primo cittadino chiusano aveva richiamato l’attenzione sul problema.
Ora una nuova comunicazione inviata ai vertici di Poste Italiane, al Prefetto di Cuneo Fabrizia Triolo e all’Uncem Piemonte. “Con lo scattare del primo lockdown - scrive Baudino - Poste Italiane aveva deciso unilateralmente di ridurre gli orari e i giorni di apertura dell’unico ufficio presente a Chiusa Pesio, peraltro sprovvisto di sportello ATM Postamat. Sebbene vi sia stato un lento ritorno alla normalità, l’ente non ha ancora spiegato ufficialmente se e come intende procedere a ripristinare un servizio fondamentale per il nostro territorio, soprattutto per la popolazione più anziana”.
Prosegue il primo cittadino chiusano: “Da mesi, nonostante note stampa, e-mail, messaggi e telefonate, ci viene detto che siamo in priorità e che è questione di giorni. In realtà, l’ufficio postale continua ad osservare un orario inconciliabile con la vita lavorativa (tre giorni di apertura, dalle 9 alle 13) e le persona sono costrette ad attendere il proprio turno fuori, creando lunghe file a bordo strada senza nemmeno avere la possibilità di sedersi”.
Baudino, quindi, ribadisce il suo appello: “Ci venga fornita una data certa e in modo ufficiale, così da poterla comunicare alla cittadinanza. Dopo otto mesi di solleciti e con l’imminente arrivo dell’inverno la situazione non è più tollerabile, e ha come conseguenza quella di creare assembramenti e disagio tra gli utenti. Il tempo in cui il Comune deve scusarsi per un disservizio che non dipende dalla propria volontà è ampiamente terminato”.