Riceviamo e pubblichiamo.
Sempre meno treni in valle Vermenagna. “Niente sarà come prima” ci siamo sentiti ripetere nel periodo del lockdown. Ci si riferiva anche ad un maggior attenzione all’ambiente, anche perché è dimostrata la correlazione tra inquinamento e contagi al Covid-19. I tagli alle corse sulla tratta Fossano-Limone Piemonte confermano che, per quanto riguarda l’attenzione alla mobilità sostenibile e al servizio pubblico, in realtà tutto prosegue “come prima” con un progressivo taglio delle possibilità offerte ai cittadini. La riduzione del numero delle corse nei giorni di sabato e domenica prevista fino a fine agosto è stata infatti confermata. Nemmeno sono stati cambiati i pannelli con gli orari che continuano a riportare la ripresa normale della circolazione a partire da settembre e quindi danno ai viaggiatori un’informazione errata. Una riduzione con pesanti disagi per gli abitanti della valle e per il turismo.
Due esempi: l’ultimo treno che parte da Cuneo è alle 15.50; il sabato c’è un lungo spazio senza corse da Cuneo, dalle 8.41 fino alle 13.50. Indigna ricordare le dichiarazioni degli amministratori regionali in favore del valore della vita nelle zone montane. Sono proprio le scelte della regione a rendere la vita in questi luoghi sempre più difficile. Gli amici della valle Roya ci spiegano come i tagli alla Cuneo-Nizza non abbiano prodotti effetti disastrosi solo per le attività turistiche, ma contribuiscano allo spopolamento dei comuni interessati. Auspichiamo che con i nuovi orari la Regione Piemonte ritorni sui propri passi e chiediamo alle amministrazioni dei comuni colpiti dai tagli di alzare la voce in difesa dei propri cittadini.
Associazione Gruppo Oltre (Vernante)