Lo scorso 5 marzo 34 dirigenti scolatici della provincia di Cuneo hanno scritto al presidente della Regione Alberto Cirio in merito alla sospensione delle attività didattiche in presenza da lunedì 8 marzo fino al 20 marzo compreso, affermando che la Didattica a Distanza “non può essere paragonata alla didattica in presenza e che l’isolamento sta producendo effetti negativi, sia sul piano cognitivo che su quello esistenziale, dei bambini e dei ragazzi, in specie i più deboli” e chiedendo di mantenere la didattica in presenza almeno per gli alunni del 1° ciclo scolastico.
Nel contempo, molti genitori hanno predisposto delle manifestazioni di protesta per sensibilizzare l’opinione pubblica sulle difficoltà derivanti dalla chiusura delle scuole, sia per quanto riguarda l’organizzazione del quotidiano, sia per le possibili ricadute sociali, che rischiano di essere più gravi di quanto avverrebbe mantenendo aperte le attività in presenza.
Facendosi portavoce di queste istanze Emidio Meirone, presidente dell’Unione montana dei Comuni del Monviso, ha scritto al presidente della Giunta regionale, Alberto Cirio, al direttore dell’Ufficio scolastico regionale, Fabrizio Manca, e al dirigente dell’Ufficio scolastico provinciale, Maria Teresa Furci, per chiedere un confronto urgente in merito alla “sospensione delle attività scolastiche in presenza e le conseguenze sociali” che ne derivano.
L’unione montana Valle Grana condivide le preoccupazioni espresse dalle famiglie e dai dirigenti degli istituti comprensivi presenti sul territorio, e appoggia in toto l’iniziativa del Presidente dell’Unione montana dei Comuni del Monviso, ritenendo quantomai utile un confronto sulle prospettive di prosecuzione dell’anno scolastico.
"Plaudo all’iniziativa del collega Emidio Meirone. – afferma al riguardo il Presidente dell’Unione Montana Valle Grana, Marco Marino – Così come i Comuni del Monviso, anche la Valle Grana è da sempre al fianco delle istituzioni scolastiche, garantendo una collaborazione proficua e foriera di indubbi risultati, e non ha mai fatto mancare il proprio sostegno alle famiglie degli alunni. In questo momento difficile siamo pronti a fare la nostra parte per rendere nuovamente possibile la didattica in presenza di alunni e insegnanti, senza tuttavia pregiudicare le misure di contenimento dell’epidemia in atto.
A partire dalla scorsa estate, gli istituti della valle si sono adoperati per garantire le forme più alte di sicurezza nell’espletamento dell’attività didattica, adeguandosi con scrupolo e senso di responsabilità a tutte le prescrizioni previste dalle normative in merito. Per questo motivo possiamo affermare che le scuole non sono focolai, ma i contagi avvengono all’esterno dell’ambiente scolastico; quando si verificano casi di Covid le procedure di garanzia si sono dimostrate efficaci nel contenere la diffusione del virus, mentre le stesse regole fatte rispettare nell’ambiente scolastico (DPI, distanziamento, controllo degli adulti) non sempre trovano applicazione al di fuori degli edifici scolastici. Per questo motivo concordiamo nella richiesta di un confronto urgente con il presidente Cirio, per discutere sulla possibilità di ripristinare la didattica in presenza, quanto mai fondamentale per contenere gli effetti nefasti che questa pandemia può provare sulle giovani generazioni".