CUNEO - "Le vaccinazioni sono urgenti per la ripresa del turismo nei nostri territori"

I vertici regionali di Coldiretti: "Fondamentale evitare il rischio di un'estate senza stranieri in vacanza in Italia"

17/03/2021 13:43

Ogni giorno di ritardo sulle vaccinazioni costa in media all’Italia oltre 350 milioni in mancati consumi con un drammatico effetto a valanga sull’occupazione che si aggiunge alle sofferenze e alle vittime causate dalla pandemia. E’ quanto emerge da una analisi di Coldiretti sugli effetti provocati dai ritardi nelle vaccinazioni a causa delle troppe incertezze e dei timori sull’efficacia e sicurezza del vaccino AstraZeneca. “A fronte di questa situazione è importante l’arrivo, sul tavolo della Commissione, della proposta legislativa di regolamento comunitario per un digital green pass con l’obiettivo di consentire gradualmente agli europei di muoversi in sicurezza all’interno o all’esterno dell’Ue, per lavoro o turismo”, commentano Roberto Moncalvo, presidente di Coldiretti Piemonte, e Bruno Rivarossa, delegato confederale rispetto alla discussione, del Collegio dei Commissari, della proposta di regolamento sui certificati verdi digitali nell’ambito della lotta al Covid-19 che attesta se la persona che si appresta a viaggiare sia o meno vaccinata, o la quantità di anticorpi evidenziati da test. Essendo una proposta di
regolamento di Consiglio e Parlamento europeo, dovrà essere approvata secondo la normale procedura di co-decisione, presumibilmente accelerata per consentirne l’entrata in vigore in tempi rapidi.
 
In gioco c’è la ripresa del turismo nei nostri territori che erano particolarmente scelti dagli stranieri prima della pandemia – continuano Moncalvo e Rivarossa – tanto che tanto che fino al 2019 i dati parlavano di oltre 15 milioni di presenze in Piemonte con turisti provenienti soprattutto da Germania, BeNeLux e Francia. Ora la riduzione dei consumi nella ristorazione travolge interi comparti dell’agroalimentare, con vino e cibi invenduti per un valore stimato da Coldiretti in 11,5 miliardi dopo un anno di aperture a singhiozzo che hanno messo in ginocchio l’intera filiera dei consumo fuori casa che vale 1/3 della spesa alimentare degli italiani fuori casa. Dalla carne, ai salumi, dal vino ai formaggi: sono diversi i prodotti alimentari piemontesi di eccellente qualità che trovavano sbocco principalmente nella ristorazione di alto livello. Per questo – concludono Moncalvo e Rivarossa – è fondamentale far ripartire il turismo al più presto per evitare il rischio di una estate senza stranieri in vacanza in Italia che costerebbe 11,2 miliardi per le mancate spese nell’alloggio, nell’alimentazione, nei trasporti, divertimenti, shopping e souvenir, secondo l’analisi della Coldiretti su dati Bankitalia”.

c.s.

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