CUNEO - Legalizzazione della marijuana, Bergesio e Gastaldi: “Una follia il disegno di legge”

“Ne serve di coraggio per discutere un simile argomento mentre il Paese è sull’orlo del collasso” accusano i due parlamentari cuneesi della Lega

10/07/2022 11:01

“Siamo alla follia. Nel bel mezzo di una crisi mondiale, di una guerra di cui non si scorge la fine, di una crisi idrica senza precedenti e di una pandemia che continua a condizionare le nostre vite qual è la priorità per Pd, 5Stelle e sinistra del “campo largo”? La droga libera”. È netto il giudizio dei parlamentari cuneesi della Lega Giorgio Maria Bergesio e Flavio Gastaldi sulla nuova battaglia del centro sinistra, quella per l’approvazione, la prossima settimana in Parlamento, della legge per rendere legale la marijuana.
 
Dopo un iter travagliato ed il via libera della Commissione Giustizia, il disegno di legge Magi-Licatini, che prevede la totale depenalizzazione della coltivazione domestica di piantine di marijuana, è approdato in Parlamento.
 
“Nella due giorni di Stati Generali che il centro sinistra ha appena incredibilmente dedicato a dibattere la questione, leggiamo che la legalizzazione della cannabis è stata definita “opera meritoria”, che si è parlato di “urgenza”, di “rivoluzione culturale”, di “diritti” tra i quali anche quello “alla personale coltivazione della cannabis”, del fatto che “serve coraggio” per arrivare a questa svolta. Incredibile. Ma in un certo senso vero: ne serve di coraggio per dedicare tempo e impegnare il Parlamento per settimane per discutere un simile argomento in questo momento di grandissima difficoltà, mentre il nostro Paese è sull’orlo del collasso”, dicono i due rappresentanti della Lega.
 
“Il provvedimento è l’ennesima prova provata che la sinistra, il Pd, il M5s continuano ad essere drammaticamente lontani dal Paese reale. La battaglia in Parlamento sarà durissima, ma la Lega si opporrà fino alla fine ad una legge che rischia di diventare il primo passo verso la liberalizzazione di ogni tipo di droga, senza alcuna ipocrita distinzione tra leggera e pesante. Con l'aumento dei disturbi psicofisici nei giovani nel post Covid, la priorità dello Stato deve essere quella di tutelare la salute di milioni di ragazzi”, concludono Bergesio e Gastaldi.

c.s.

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